Tosi: «Tutta la strategia della Lega è
in funzione della vittoria in Lombardia»

Mercoledì 9 Gennaio 2013
Flavio Tosi, segretario della Lega veneta (archivio)
TREVISO - Se non ci fosse stata la Lombardia in gioco questo accordo non sarebbe mai stato fatto. Cos Flavio Tosi, segretario della Lega in Veneto e braccio destro di Maroni, si è espresso sull'accordo con il Pdl. «Nell'ultima legislatura - ha proseguito Tosi, parlando oggi ad Antenna 3 nella sede di San Biagio di Callalta (Treviso) - Berlusconi ha fatto cose che non condividiamo, fra cui la piroetta di sostenere Monti e il centralismo, per poi dire che Monti è la peggiore sciagura come se non lo avesse mai sostenuto».



«Nessuno andrà ad imporre alleanze che non si vogliono alla Lega di Treviso» ha aggiunto il sindaco di Verona. La risposta era sulle perplessità sollevate dal candidato sindaco del Carroccio, Giancarlo Gentilini. «Se la Lega a Treviso dice che si va da soli - ha precisato - si va da soli. Se la Lega decide che Gentilini sta bene come candidato sindaco, Gentilini rimane». Rispetto alle critiche mosse dallo stesso Gentilini a Maroni nelle ultime ore, Tosi ha rilevato che l'attuale vicesindaco di Treviso «carica un po' le espressioni. Ma domani mattina, se si incontrassero - ha concluso - Gentilini e Maroni prenderebbero un bianco insieme».



«A Maroni ho chiesto che, qualsiasi cosa succeda, rimanga segretario. La Lega esce dalle vicende del "cerchio magico", Belsito e il Trota, che hanno fatto male a tutti. Con Maroni eletto segretario all'unanimità sei mesi fa è giusto che, anche fosse eletto governatore in Lombardia, rimanga segretario. Se avesse ruoli di governo - ha concluso - sarebbe più difficile, ma dalla presidenza della Lombardia si possono gestire entrambe le cose fino alla fine del mandato, che dura tre anni».
Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 10:45