VENEZIA - Il 6 aprile il presidente di Autovie Venete, Maurizio Paniz, dichiarava: «Fosse per me, penserei già alla quarta corsia. L'ho detto ai miei tecnici quando si è trattato di posare i nuovi sovrappassi per la terza corsia sulla Venezia-Trieste». Ventiquattro ore prima, nella sede di Concessioni Autostradali Venete, la società che gestisce il Passante di Mestre e meglio conosciuta come Cav, tra un brindisi e una fetta di colomba, si parlava proprio di quello: la quarta corsia. Anzi: la quarta corsia dinamica. Cioè una corsia attivabile all'occorrenza utilizzando quella di emergenza. Che è esattamente quanto fatto con la tangenziale di Mestre ai tempi in cui il traffico non dava scampo e si aspettava il Passante.
Sono pochi i tratti autostradali con quattro corsie per senso di marcia.
IL BRINDISI
L'aspetto curioso è che della quarta corsia dinamica di Cav si è appreso casualmente grazie a un brindisi pasquale, già oggetto di una interrogazione del consigliere regionale Jonatan Montanariello (Pd) al governatore Luca Zaia. Succede dunque che il 5 aprile, come di consuetudine, nella sede della Cav, a Marghera, si organizzi un momento di ritrovo per farsi gli auguri di Pasqua. Prima la messa in sala riunioni, poi un bicchiere e una fetta di colomba con i vertici della società e i dipendenti. Solo che, oltre alla presidente Monica Manto, all'amministratore delegato Maria Rosaria Anna Campitelli e ai dipendenti, c'erano anche degli ex. I pensionati. E siccome i vertici della spa avrebbero illustrato l'attività aziendale con tanto di slides, Montanariello è insorto: «Le prospettive e le strategie spiegate ad estranei? Inaudito». Di qui l'interrogazione a Zaia: «Quanto accaduto è completamente fuori luogo visto che la proprietà di Cav, ovvero il consiglio regionale del Veneto, è completamente all'oscuro dei progetti societari. La ciliegina sulla torta di un interlocutore esterno che nel corso di questa presentazione improvvisata ha chiesto lumi sulla quarta corsia ricevendo in risposta che è una cosa difficile ma Cav sta lavorando ad un progetto di corsia mobile, rende il tutto tragicomico. Insomma, mentre l'assemblea degli eletti brancola nel buio, il primo che passa viene a conoscenza di dettagli e dati tecnici». È andata davvero così? «Non lo so - dice Lucio Tiozzo, componente del Cda di Cav - io non sono stato invitato a quella riunione, chiederò al presidente e all'amministratore delegato». Interpellata dal Gazzettino, Cav ieri non ha risposto. Montanariello, in compenso, già l'altro giorno ha chiesto una audizione dei nuovi vertici di Cav in commissione: «Da quando si sono insediati non c'è stato un momento di confronto istituzionale».