Grandi opere, il Nordest non è messo male. Il 70% dei lavori in Veneto, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige nel 2022 è proseguito secondo i programmi anche se un intervento su cinque è in ritardo. A rischio soprattutto gli interventi per le Olimpiadi di Milano-Cortina.
Il dato emerge dal Rapporto 2022 dell'Osservatorio Oti Nord (Confindustrie), che monitora l'avanzamento degli iter progettuali e realizzativi di 84 grandi opere infrastrutturali nelle regioni del Nord Italia. «Il Rapporto - commenta Enrico Carraro, presidente di Confindustria Veneto - conferma la centralità del Nordest.
«L'Osservatorio aggiunge Alessandro Banzato, advisor per Infrastrutture e Mobilità Sostenibile di Confindustria Veneto - conferma da un lato, l'importanza della logistica per lo sviluppo del nostro sistema produttivo e dall'altro la preoccupazione su alcuni fronti. Ne cito tre: gli interventi di raccordo tra autostrade e viabilità ordinaria, le opere previste per i Grandi eventi 2026 e la perdurante emergenza in tema di trasporto eccezionale. Io confido nel superamento di alcune criticità grazie al lavoro di squadra che abbiamo avviato con gli stakeholders e in particolare con la Regione Veneto». Il primo problema da affrontare è quello degli aumenti dei costi: nel complesso gli incrementi registrati nel biennio 2020-2022 sono stati tra il 12,4% e il 14,4%.
AUMENTI PESANTI
A livello di Nordest, i progetti monitorati sono 24 di cui solo 6 (concentrati in Emilia) nel corso del 2022 hanno registrato un leggero rallentamento degli iter o delle tempistiche previste. A registrare le maggiori difficoltà sono gli interventi relativi alle strade e autostrade; tuttavia, con l'approvazione a inizio dicembre 2022 del piano di investimenti di Autostrade del Brennero da parte del Ministero dei Trasporti e Infrastrutture, gli iter procedurali e le opere relative all'A22 sono destinate a sboccarsi. In dirittura d'arrivo la Pedemontana Veneta che nel corso del 2023 dovrebbe definitivamente concludersi (oggi l'inaugurazione dell'innesto con l'A27).
«Procedono in linea con i tempi tutti i lavori previsti per il sistema portuale e aeroportuale, a eccezione dell'aeroporto di Bologna significativamente in ritardo - avverte lo studio -. Stessa dinamica per i nodi metropolitani di Venezia e Bologna e per l'importante Interporto Quadrante Europa di Verona». In particolare, per il Nordest dovrebbero essere completate entro il 2026 l'alta velocità ferroviaria tra Brescia-Verona e il lotto fino a Vicenza.