Guida contromano in autostrada per 70 km, ubriaco e nella nebbia

Venerdì 28 Dicembre 2018 di Nicola Munaro
Guida contromano in autostrada per 70 km, ubriaco e nella nebbia
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Quasi settanta chilometri contromano e di notte attraversando le province di Vicenza, Padova, Rovigo. Una folle corsa, nella notte di Natale, con una nebbia così fitta da tagliare qualsiasi orizzonte. Per di più ubriaco, con il tasso alcolico tre volte oltre il minimo consentito dalla legge. L'avventura, al limite dell'impossibile e che solo il caso ha evitato si trasformasse in tragedia, è quella vissuta da un sessantunenne di Rovolon, paese della provincia di Padova arrampicato sui Colli Euganei, che ora si trova con la patente sospesa e una denuncia in procura per guida in stato di ebbrezza, per essersi messo al volante della sua auto con un tasso di alcol nel sangue  che all'etilometro della polizia Stradale segnava 1,49 grammi di alcol per litro di sangue. Quando il codice della strada fissa l'asticella massima allo 0,5.

L'ALLARME
È circa l'1.20 del 25 dicembre quando la radiolina, installata sulla macchina di una pattuglia della polizia stradale, gracchia. Dalla centrale parlano di una macchina che sta percorrendo contromano l'A31: a Montegaldella, nel Vicentino, ha imboccato la corsia della Valdastico che porta a Nord, ma sta procedendo in direzione Sud, verso Rovigo. Indicazioni precise arrivate dagli autisti di cui si riempie il centralino della Stradale e che il cervellone della polizia riversa alla pattuglia di ronda quella notte. Le indicazioni però si rovesciano in fretta perché la Panda guidata dal sessantunenne padovano, all'improvviso cambia carreggiata e senso di marcia. 

All'altezza del casello di Badia Polesine - in provincia di Rovigo - e dopo aver macinato 38 chilometri in contromano, nella nebbia, a una velocità costante di 70 chilometri all'ora, l'utilitaria esce dalla Valdastico per rientrarci nel giro di pochi secondi. Non prima, però, di aver abbattuto la sbarra del casello. Ma anche questa volta il padovano imbocca l'A31 al contrario mettendosi in marcia nella corsia Sud, ma in direzione Nord, cioè verso Vicenza.

LA STRADALE
Ed è su questo tratto d'asfalto, dopo che la Panda aveva messo alle spalle un'altra trentina buona di chilometri, che tra il casello di Albettone e quello di Montegaldella (ancora nel Vicentino) il sessantunenne incrocia all'improvviso l'equipaggio della Stradale che stava risalendo, in senso di marcia corretto, la carreggiata della Valdastico, per andare incontro alla Panda imbizzarrita. Un incontro ravvicinato con l'utilitaria che, senza fermarsi o rallentare, sfiora lo specchietto dell'auto della polizia. 

Costretta a sua volta a tirare il freno a mano, cambiare senso di marcia e mettersi all'inseguimento dell'uomo, raggiunto dopo tre chilometri e fermato solo stringendo la traiettoria della sua auto verso il guardrail. Una volta bloccata la macchina, un agente della Stradale scende dalla sua auto, estrae il padovano dall'abitacolo e corre verso la piazzola di sosta più vicina. Mentre l'altro agente, abbandonata contromano la macchina della Stradale, porta in salvo la vettura del sessantunenne. Per poi attraversare di nuovo a piedi le due corsie dell'A31, mettersi al volante dell'auto di servizio e parcheggiarla nella piazzola di sosta.  Appena in tempo per evitare il passaggio di due macchine, ignare della folle corsa contromano, e nella nebbia, di un sessantunenne su e giù per la Valdastico, di ritorno da una cena.
Ultimo aggiornamento: 08:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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