In cinque mesi sottrae settemila euro dal conto di un anziano, scoperta

Sabato 28 Settembre 2019
In cinque mesi sottrae settemila euro dal conto di un anziano, scoperta
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CANEVA  - In cinque mesi ha prelevato 7.630 euro dal conto di un'anziana di Caneva che vive in casa di riposo. La donna, 52 anni, residente a Porcia, ha potuto approfittarne perchè conosceva molto bene l'amministratore di sostegno: era il suo patrigno e, quando quest'ultimo è venuto a mancare, si è impadronita del carta Postamat trovata nel dossier relativo all'85enne che l'uomo seguiva. A mettere fine ai prelievi illeciti sono stati i carabinieri della stazione di Caneva, che hanno denunciato la donna alla Procura della Repubblica di Pordenone per indebito utilizzo di carta di credito o di debito.
 
A segnalare le anomale riscontrate sul conto dell'anziana è stato il figlio. Quest'ultimo abita all'estero, perchè all'anziana madre era stato nominato un amministratore di sostegno affinchè si occupasse delle spese e delle necessità dell'85enne. Dopo la morte dell'amministratore il figlio è tornato in Italia. Aveva ricevuto diverse lamentele per dei conti che non erano stati saldati. Un controllo in Posta ha permesso di accertare una serie di prelievi che non trovavan alcuna giustificazione. Si è pertanto rivolto ai carabinieri della stazione di Caneva.
I militari, coordinati dal maresciallo Carlo Galli, hanno cominciato gli accertamenti proprio dall'amministratore di sostegno deceduto nell'aprile 2018. La carta Postamat era a sua disposizione e prima del suo decesso non si erano mai verificati casi di prelievi ingiustificati. L'attenzione si è concentrata sulla 52enne, che per ragioni di parentela frequentava la casa dell'amministratore. Disoccupata e con alcuni precedenti di polizia, la donna aveva recuperato le chiavi dell'abitazione dell'anziana e si era appropriata della carta Postamat intestata all'amministratore di sostegno.
Tra aprile e settembre 2018 - dopo il decesso dell'uomo che provvedeva alle necessità dell'85enne - ha prelevato complessivamente 7.630 euro. Il figlio dell'85enne dopo cinque mesi ha segnalato ai carabinieri la serie di movimenti anomali sul conto corrente postale e ha bloccato la funzionalità della carta. Le indagini hanno consentito di risalire all'indagata, che nel corso di una perquisizione domiciliare è stata trovata in possesso di numerose ricevute dello sportello Atm in cui erano stati effettuati i prelievi indebiti.
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