L'Ulss spende 210mila euro
per il giornalino che ne incassa 50

Venerdì 11 Settembre 2015 di Federica Cappellato
L'Ulss spende 210mila euro per il giornalino che ne incassa 50
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PADOVA - «Eccoci con il nuovo numero de "La Casa della Salute", lo strumento che abbiamo pensato e fortemente voluto per poter stabilire con tutti voi una comunicazione diretta, semplice e trasparente". È l'incipit dell'editoriale, a firma del direttore generale Urbano Brazzale, in apertura della pubblicazione di 28 pagine che l'Ulss 16 sta facendo recapitare nelle case dei padovani. Ben 210 mila copie distribuite a tappeto sull'interno territorio, comprendente Padova e i 28 comuni che fanno capo all'ente socio-sanitario di via Scrovegni. Secondo numero di una collana di tre, il giornalino rendiconta il miglioramento delle liste d'attesa, la riorganizzazione dei distretti socio-sanitari nell'ottica dell'ottimizzazione delle risorse, i nuovi primariati, la partnership con le associazioni di volontariato, l'umanizzazione delle cure, i servizi domiciliari e le novità informatiche, aggiornando i lettori sul grande progetto di ristrutturazione e riorganizzazione in maxi-poliambulatorio di quello che fu l'ospedale psichiatrico di Brusegana, recentemente ribattezzato Casa ai Colli.

Ma quanto costa questa "operazione trasparenza"? Stampa, imbustamento e recapito non indirizzato del fascicolo informativo ammontano a 57.414 euro più Iva, ovvero per l'intero "pacchetto" di tre numeri la spesa complessiva è di 210.135,24 euro Iva al 22% inclusa. Lo si scopre recuperando la delibera n. 295 del 7 marzo 2014, con cui l’Ulss 16 dava conto dell'aggiudicazione del servizio. Tanto? Troppo? Il magazine è reperibile anche sul sito web dell'Ulss 16, scaricabile da chiunque, naturalmente gratis. Davvero necessario, in un periodo di vacche magrissime anche per la sanità, spendere cifre così importanti? Tanto più in epoca digitale? La spesa, si legge sempre in delibera, fa «capo al budget economico d'esercizio della struttura complessa "Acquisizione beni e servizi", anno 2014, oggetto: altri servizi non sanitari da privato». Nel giornaletto, in penultima pagina, si specifica che il periodico «viene realizzato esclusivamente con i contributi dei partner e sponsor dell'Ulss 16, senza l'utilizzo di denaro pubblico».

Per capire l'arcano bisogna fare un passo indietro. Il primo numero del magazine era quasi totalmente incentrato sul restyling di Casa ai Colli (in tutto sette padiglioni da sistemare), per sovvenzionare il quale la scorsa primavera è stata presentata al pubblico all'auditorium San Gaetano l'onomima Fondazione Casa ai Colli, che finora ha raccolto circa 50 mila euro di donazioni (frutto della generosità del professor Angelo Ferro, l'associazione Amici del cuore, il sodalizio universitario «Studenti e professori di Medicina uniti per» e l'Associazione notarile di Padova). Ad oggi si sta attuando il restauro del padiglione n. 3, cosa resa possibile dalla Fondazione Cariparo che ha stanziato 1,7 milioni per questa avanguardia di lavori. Ma ne servono, per completare l'opera, almeno altri 20 di milioni. La pubblicazione e i relativi costi del periodico, a detta dei vertici di via Scrovegni, rientrerebbero nel budget procurato dalla Fondazione Cariparo. Nel prossimo numero, il terzo e ultimo, si parlerà di risk management.
Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 11:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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