Alunni in classe con appena 13 gradi, bufera alle elementari Ungaretti

Martedì 21 Gennaio 2020 di Luca Marin
La scuola elementare Ungaretti di Camposampiero
CAMPOSAMPIERO - A scuola fa freddo, la temperatura è di appena 13 gradi e i genitori scrivono alle autorità per denunciare una situazione al limite della normativa. A farne le spese gli alunni, le insegnanti e gli operatori scolastici della scuola elementare Ungaretti di Rustega: ora non solo alcuni genitori preferiscono lasciare a casa i propri figli per non rischiare di farli ammalare, ma in forse è il regolare svolgimento delle lezioni. Nei giorni scorsi i rappresentanti dei genitori hanno inviato alle famiglie dei ragazzi che frequentano la scuola elementare della frazione una lettera con la quale si invitano a far indossare dei maglioni più pesanti ai propri figli per il freddo che c'è a scuola. Non è la prima volta che succede: già lo scorso anno per un mese circa le temperature erano al di sotto di quelle previste per legge (tra i 18 e i 22°C ); stesso discorso anche dopo il rientro dalle ultime vacanze natalizie. In questi giorni la giustificazione della ditta che ha in appalto l'impianto di riscaldamento degli edifici scolastici di Rustega ha fatto sapere di un blocco della caldaia. Ma i genitori non ci stanno. «Continuano ad esserci temperature ben al di sotto dei limiti previsti per legge alla scuola elementare Ungaretti e così come gruppo consigliare abbiamo deciso di denunciare il fatto alle autorità competenti affinchè si attivino per porre fine a questa farsa - afferma il consigliere comunale Andrea Gumiero -. Abbiamo infatti oggi (ieri, ndr) inoltrato una comunicazione al provveditore agli studi di Padova, Roberto Natale, e al comandante dei vigili del fuoco di Padova, Lotito Vincenzo, di farsi carico del problema qualora l'istituto comprensivo Parini e il comune di Camposampiero non si attivino per risolvere il problema. E' un nostro dovere da consiglieri quello di vigilare sull'operato dell'amministrazione, ma è anche un nostro dovere come genitori. Non possiamo permettere che i nostri figli continuino a rimanere al freddo e l'amministrazione restare inerme dando solo risposte elusive». Per i genitori c'è un altro grosso problema: da un mese non funziona il telefono fisso della scuola. «Il plesso è privo di linea telefonica da parecchie settimane - aggiunge Gumiero - e l'assessore Baggio lo sa da oltre un mese e continua a dare risposte inconcludenti». 
L'assessore alla pubblica istruzione Lorenza Maria Baggio, dal canto suo, cerca rimedi. «L'ufficio tecnico aveva già avvisato via email e anche telefonicamente venerdì la ditta che gestisce il riscaldamento della scuola, raccomandandosi di fare in modo che gli alunni potessero trovare temperature adeguate all'interno delle aule al rientro - sostiene l'assessore -. L'atrio della scuola purtroppo ha dinamiche diverse, date dalla doppia altezza e dagli infissi della vetrata non proprio efficienti, uno dei motivi per cui si andrà a ristrutturare a breve l'edificio. Nonostante le rassicurazioni della ditta, così non è stato. Il nostro ufficio tecnico è stato avvisato e incaricato di far presente la situazione a chi ha responsabilità della gestione del riscaldamento. Vedremo nei prossimi giorni che provvedimenti adottare per fare in modo che non si ripetano più situazioni del genere».
Luca Marin
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