ABANO - I cartelli che avvisano la presenza di un limite invalicabile non spaventano ormai più nessuno. Basta un buco nella recinzione di quella che un tempo era considerata una delle basi più operative del suolo nazionale ad introdurre, dalle retrovie di un sentiero, chiunque voglia aggirarsi fra i fantasmi del base del primo Roc del Venda. Chi lo ha fatto con più frequenza negli ultimi tempi, sono stati i ladri. Quantità di cavi di rame, per non parlare di metalli, utensili, condotte elettriche ed apparecchi telefonici sono state divelte dai locali della base. Poco importa che le strutture violate fossero quelle nelle quali nel corso degli anni si è maturato il dramma di quasi una quarantina di avieri, uccisi dalle esalazioni di radon ed amianto presenti all'interno del bunker militare.
Dopo il passaggio dei vandali, la base attira ora quanti hanno aggiunto l'ex primo Roc nel palmares dei luoghi dell'abbandono sparsi su tutto il territorio, collocando sul web istantanee che testimoniano il degrado inarrestabile della struttura...
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".