Prete e nipote truffati da falsi "007":
salvati dal chierichetto detective

Giovedì 10 Settembre 2015
Prete e nipote truffati da falsi "007": salvati dal chierichetto detective
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PADOVA - Si erano finti uno un agente segreto e l’altro il nipote di un alto prelato, con l’obiettivo di raggirare un prete di 89 anni, scomparso alcuni mesi fa, e la nipote 55enne. Il piano, quasi perfetto, ha consentito di truffare 450mila, ma un ex chierichetto del religioso ha scoperto tutto e li ha denunciati. E così, dopo le indagini delle Squadra mobile iniziate nel febbraio del 2014, il pm Sergio Dini ha richiesto per i due "furbetti" il rinvio a giudizio e il 19 novembre dovranno comparire in udienza preliminare.



Secondo l’accusa devono rispondere del reato in concorso di circonvenzione di incapace continuato. Loro sono Carlo Guarise (il "nipote" del prelato) 46enne residente in via Crescini 33 e Giuseppe Petrungaro (l’agente "segreto") un 70enne residente a Rho in Lombardia. Guarise, di professione agente immobiliare, da ex parrocchiano conosceva molto bene il prete e, sempre secondo l’accusa, avrebbe ideato la grande truffa. Il religioso per decenni è stato il parroco di una chiesa tra l’ospedale Civile e il Sant’Antonio. Carlo Guarise sapeva che la nipote del prete soffre di una forte depressione e l’ha avvicinata riuscendo a portar via loro tutti i beni.



A scoprire l’inganno, il 23 luglio 2013, fu un ex chierichetto, che non potendo parlare con il prete a letto immobile e impossibilitato a esprimersi a seguito di un ictus, si è rivolto a un amico anche lui ex chierichetto della parrocchia. I due ad agosto del 2013 hanno presentato un esposto in Procura, poi sono scattate le indagini della polizia. Secondo l’accusa Guarise aveva presentato Petrungaro alla nipote del religioso e questo si era spacciato per un agente segreto esibendo placche metalliche appartenenti alle forze di polizia. I due hanno indotto la nipote del sacerdote a consegnare somme di denaro, in contanti e in assegni, per un totale di 450mila euro millantando amicizie con i carabinieri. Inoltre le avevano offerto affari immobiliari.



Ultimo aggiornamento: 14:54

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