Maturità tra 100 giorni, studenti elegantissimi per le prove generali: tacchi, perle, giacca e cravatta

Nonostante il difficile momento, onorata la tradizione che vuole negli istituti superiori i ragazzi delle quinte a scuola con gli abiti migliori: un modo per prepararsi, anche un po' goliardicamente, al "salto" nel nuovo corso

Martedì 15 Marzo 2022 di Silvia Moranduzzo
Gli studenti del Barbarigo verso la maturità

PADOVA - Tacchi, perle, giacca e cravatta. La tradizione si è compiuta anche quest'anno e gli studenti di quinta superiore che tra cento giorni affronteranno la maturità si sono presentati a scuola ieri vestiti di tutto punto. Ma per affrontare quale maturità ancora non è chiaro. «Quella che era stata presentata era una bozza e non c'è più stata alcuna conferma o smentita - spiega Elena Peruzzo, rappresentante d'istituto al liceo scientifico Nievo -.

Noi abbiamo festeggiato i cento giorni alla maturità, come da tradizione, ma ancora non sappiamo a cosa andremo incontro. Martedì 15 marzo iniziano i test Invalsi, c'è chi deve completare le ore per l'alternanza scuola-lavoro e ancora non si sa se saranno requisiti d'esame, se verranno conteggiati nel punteggio o meno. Siamo consapevoli che si sta attraversando un periodo difficile e che la priorità ora è il conflitto in Ucraina però speriamo di avere notizie quanto prima».

PAURA ED ENTUSIASMO

Se da un lato c'è la preoccupazione per quello che è uno degli esami che si ricorderanno per tutta la vita, dall'altro gli studenti sono riusciti a tirare fuori la loro allegria. Sono moltissimi gli istituti che hanno visto ragazzi e ragazze di quinta elegantissimi. Alcuni di loro hanno ingaggiato fotografi professionisti per degli scatti perfetti, altri si sono accordati su temi: ci sono classi che si sono presentate con una parrucca, altri con occhiali da sole.

All'istituto Barbarigo sfoggio di eleganza. In altre viste anche parrucche e occhiali da sole 

UNA TRADIZIONE

«È storicamente una bellissima tradizione delle scuole che viene proposta ogni anno, pensata per vivere insieme l'attesa di quello che sarà uno dei momenti che ricorderemo per il resto delle nostre vita - dice Giacomo Pulliero, studente del Tito Livio -, Si catturano in una o più foto i volti, le emozioni, le paure e le ambizioni di tutti gli studenti di quinta superiore, tutti vestiti con l'abito più elegante che hanno in armadio. I corridoi e le classi si animano di schiere di ragazzi che si sentono, finalmente, grandi, e che, una volta fuori, saranno orgoglio dell'istituto nella cittadinanza. Ecco che quindi, per festeggiare un'ultima volta prima dello studio matto e disperatissimo, gli studenti vivono la scuola non solo come luogo di verifica e crescita, ma anche come ambiente accogliente e su misura, come una rampa di lancio per il futuro, un posto in cui si sono passati cinque anni e in cui si sono creati legami fondamentali che ci hanno cambiato e che terremo sempre come un ricordo speciale».
Un momento che potremo definire di goliardia per gli studenti che si apprestano a uscire nel mondo reale, chi all'università chi al lavoro. Un momento condiviso anche da tanti insegnanti che hanno lasciato festeggiare in serenità, per quanto possibile visto il momento attuale.

Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 10:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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