ABANO - Sono gravissime al reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Siena le condizioni di Giampaolo Zulian, 59 anni, dirigente dell'Ulss 6 Euganea, dopo aver ricoperto per oltre 30 anni il ruolo di Responsabile dei Servizi sociali al Comune di Abano.
La notizia delle gravissime condizioni di Giampaolo Zulian ha lasciato attonito l'ambiente dell'amministrazione sanitaria padovana e dell'amministrazione comunale di Abano. Zulian, che vive nel quartiere di Chiesanuova a Padova, sposato e padre di due figli, aveva infatti iniziato la propria carriera proprio fra gli uffici del Comune aponense, dove è tuttora ricordato ed apprezzato, occupandosi inizialmente di pubblica istruzione. La profonda dedizione al lavoro e la capacità di trattare ciascuna questione con professionalità e doti non comuni di umanità, gli avevano ben presto consentito di diventare dirigente dell'intera area dei servizi sociali della città termale. Il suo lavoro, contraddistinto da acume professionale, equilibrio e capacità di costruire rapporti di fiducia e stima con i suoi collaboratori, ha contribuito a rendere per anni le politiche sociali, un autentico fiore all'occhiello dell'Ammistrazione aponense. Dopo la lunga carriera ad Abano, Giampaolo Zulian aveva vinto, circa 2 anni fa, il concorso per dirigente all'Ulss 6 Euganea, andando a coprire il delicato incarico di responsabile delle "Attività sociali delegate facoltative" nella sede di Cittadella, assumendo così la direzione delle progettualità fra l'amministrazione sanitaria e gli enti locali del territorio.
Moltissime in queste ore sono le manifestazioni di vicinanza inviate dagli amministratori e colleghi di lavoro alla famiglia, da giorni in trepidazione al reparto di terapia intensiva di Siena. Fra questi molti funzionari dei Comuni e dell'Ulss che nei giorni scorsi avevano preso parte assieme a Zulian ad un convegno organizzato dalla Fondazione "Zancan" al liceo Barbarigo di Padova, condividendone i momenti di formazione. Tutti ora increduli sul suo quadro clinico fattosi di giorno in giorno sempre più grave.