Ha evaso l'Iva per pagare i dipendenti
e i fornitori: imprenditrice assolta

Sabato 27 Ottobre 2012 di Lino Lava
PADOVA - Assolta dall’evasione fiscale perch il fatto non costituisce reato. L’imprenditrice dice di aver agito secondo coscienza. Ha preferito dare da mangiare alle famiglie dei dipendenti e pagare i fornitori. E non ha dato all’Erario circa settantamila euro. Il giudice monocratico di Padova Tecla Cesaro l'ha assolta con formula piena.



«Adesso mi sento sollevata», ha detto dopo la lettura della sentenza Maria Grazia Fedon, cinquantottenne, residente a Vallesella di Domegge di Cadore (Belluno), ex legale rappresentate della ditta Cosma srl, che aveva sede a Padova in via Tommaseo 15. L’imprenditrice è finita a giudizio per non aver versato un acconto relativo all’Iva per il periodo d’Imposta 2005. Il pubblico ministero d’udienza ha chiesto per l’imputata una condanna a sei mesi di reclusione.



Secondo l’accusa la signora Fedon "in qualità di legale rappresentante della società Cosma srl, con sede legale in Padova in via Tommaseo 15, ha omesso di versare, nei termini previsti per il versamento dell’acconto relativo al periodo d’imposta successivo, l’imposta sul valore aggiunto dovuta in base alla dichiarazione annuale modello unico 2006 società di capitali - dichiarazione Iva - periodo d’imposta 2005, per un ammontare pari a euro 69,704,00. In Padova il 27 dicembre 2006", si legge nel capo d’imputazione. Parte offesa era l’Agenzia delle Entrate di Padova.



Per il giudice monocratico Tecla Cesaro il fatto che l’imputata non abbia fatto il versamento all’Erario non deve essere punita per il reato di evasione fiscale. Ovviamente, bisogna attendere le motivazioni della sentenza. Ma in proposito ci sono sentenze della Corte di Cassazione che giustificano il mancato pagamento delle imposte per cause di forza maggiore. Tra queste cause vi sono le difficoltà economiche, momentanee, che possono derivare da motivi diversi a seconda del contribuente a cui è arrivata la cartella esattoriale. E le difficoltà economiche possono essere dovute ai ritardi nei pagamenti dei crediti delle imprese da parte dell’amministrazione pubblica, alla mancanza momentanea di liquidità dovuta alla crisi economica, ovvero ad uno stato di malattia per cui risulta impossibile lavorare. Maria Grazia Fedon ha dimostrato che i soldi che erano in azienda sono stati utilizzati per pagare gli stipendi dei dipendenti e i fornitori.

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