Padova. Turisti all'assalto di mostre e musei. Colasio: «Padova batte Venezia e Cortina»

Sabato 27 Aprile 2024 di Nicoletta Cozza
Turisti a Palazzo Bo

PADOVA - A pari merito con Verona, ma con risultati addirittura superiori a quelli di Venezia, e persino di località marine e montane del Veneto solitamente sempre super gettonate come Cortina, Cavallino e Bibione.

Padova, infatti, anche in questo “ponte del 25 aprile-Primo maggio”, si conferma una meta acchiappa-turisti tra le più significative.


La Cappella degli Scrovegni ormai non fa più testo, essendo full costantemente dal primo gennaio al 31 dicembre e pure adesso all’ingresso il cartello “tutto esaurito” sta a indicare che ci sono 950-1000 prenotazioni quotidiane. Ma nella graduatoria dei siti padovani che si sono consolidati come “appuntamenti fissi” per i turisti, spiccano i numeri fatti registrare da Palazzo della Ragione, diventata una meta imperdibile per chi arriva per ammirare le bellezze dei Padova. E anche ieri, il dato si è ripetuto, con lunghe file dalla mattina per accedere alla scalinata che conduce in Salone: 1.300 i ticket staccati, mentre il giorno prima erano stati oltre mille.


Pure in questo periodo, dunque, per l’ennesima volta il capoluogo del Santo si ri-conferrma una delle città preferite dai viaggiatori che apprezzano il mix artistico-culturale rappresentato dall’Urbs Picta insignita del sigillo Unesco e da altre peculiarità come i musei universitari tra cui l’Orto Botanico, e dall’offerta enogastronomica sia nelle botteghe delle Piazze che nei ristoranti.


LA RIFLESSIONE
Mostre e musei, quindi, stanno facendo registrare un andirivieni continuo di persone arrivate da ogni angolo della Terra e girando in centro si sente parlare soprattutto spagnolo e francese. «Palazzo della Ragione - ha commentato l’assessore Andrea Colasio - sta facendo numeri da mostra, con 1.300 ingressi al giorno: in pratica è come se avessimo un’altra esposizione oltre a quelle in corso al San Gaetano e a Palazzo Zabarella. È l’effetto città-d’arte, su questo non c’è dubbio, come dimostrano anche le file interminabili per vedere la rassegna dedicata a Monet e il fatto che agli Scrovegni ci sia perennemente il tutto esaurito. Ho analizzato l’andamento degli arrivi negli ultimi 3 anni, da cui risulta che il trend di crescita di Verona e Padova è superiore a quello di Venezia, considerando non il turismo “mordi e fuggi”, bensì le presenze. Il capoluogo del Santo e quello scaligero, inoltre, stanno facendo meglio delle più gettonate località marine e montane, e se nel 2023 c’è stato un più 16% sul 2022, in questi primi mesi del 2024 la crescita è ancora più alta».


GLI ITINERARI
Il ciclo grottesco agli Scrovegni, Palazzo della Ragione e pure il Battistero del Duomo, altro luogo del percorso Patrimonio Mondiale dell’Umanità, fungono da impareggiabili attrattori, ma un ruolo con altrettanto appeal esercita la straordinaria mostra “Monet. Capolavori del Musèe Marmottan Monet, Parigi” allestita al San Gaetano, dove anche ieri si sono presentati moltissimi visitatori, con code interminabili in via Altinate: pure in questo caso si sono ripetuti i dati rilevati a Pasqua con oltre 2mila presenze giornaliere.


Altrettanto buono il riscontro a Palazzo Zabarella, dove è in corso l’esposizione “Da Monet a Matisse”, con 59 capolavori di pittura e scultura provienienti dalla collezione europea del Brooklyn Museo: chiuderà il 12 maggio, ma il bilancio è positivo perché molte delle persone che hanno scelto Padova come meta delle vacanze visitano sia questa rassegna, che quella del San Gaetano.


Non solo arte, ma anche scienza, con il pienone di famiglie al Museo universitario della Natura e dell’Uomo, che propone un patrimonio di 200mila reperti appunto naturalistici e antropologici.


Sempre a proposito di poli culturali, si stanno sempre più affermando i Musei Civici agli Eremitani, dove anche in questo fine settimana si vanno ripetendo i numeri registrati a Pasquetta, con circa mille accessi quotidiani, costituiti in gran parte da coloro che sono in attesa di ammirare la vicina Cappella degli Scrovegni, oppure che l’hanno appena vista: la gente si sofferma in particolare nelle sale egizie, in quella con l’allestimento dedicato alla Croce di Giotto e all’antichissimo omino mesopotamico, oltre alla sezione dedicata al Trecento patavino, con Guariento e gli Angeli.


Infine massicce presenze si sono rilevate nella Basilica del Santo, dove sono entrati tantissimi fedeli, ma anche persone che hanno voluto ammirare i tesori artistici custoditi all’interno e poi fare sosta nell’attiguo Oratorio di San Giorgio, anch’esso sito dell’Urbs Picta.

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