PADOVA - Chiusura del cavalcavia Borgomagno, la soluzione potrebbe essere a portata di mano.
L’IPOTESI
L’ipotesi più probabile, però, è quella di far diventare a doppio senso di marcia le corsie che attualmente vengono utilizzate solo in direzione Arcella-centro. Corsie che si affacciano nella direzione opposta rispetto alla stazione ferroviaria. In questo modo, seppur con il traffico a rischio rallentamenti, le auto che arrivano da viale Codalunga potranno tornare ad utilizzare il Borgomagno per raggiungere l’Arcella. Questa, però, è solo una delle ipotesi in campo e non è escluso che i tecnici del settore Mobilità possano arrivare a soluzioni più creative. Quello che è quasi certo, invece, è che prima di agosto sarà possibile utilizzare il cavalcavia che passa sopra la stazione anche per chi viaggia in direzione nord. Non solo. Per lunedì prossimo è in programma una riunione tra i tecnici del Comune e Ferrovie dello Stato. L’Alta velocità comporterà la demolizione del Borgomagno e la costruzione di un nuovo cavalcavia. Anche a seconda delle tempistiche legate a questa operazione, palazzo Moroni dovrebbe decidere le modalità per consentire nuovamente l’accesso all’Arcella da viale Codalunga. Un accesso che è destinato a non piacere a tutti.
LA SERATA
I commercianti del Borgomagno e le associazioni che quotidianamente operano nel quartiere hanno organizzato per questa sera, infatti, Arcella Green Night. Un’ iniziativa che vede protagonisti gli esercenti che operano attorno al cavalcavia. Ad aderire sono stati, tra gli altri, Antonio Pantano dello Spi - Cgil, Giorgio Bonomi di Gold Soundz, il ristoratore Mauro Rolle, Enrico Mascioli dell’Osteria Fuori Porta e Tiziano Peracchi della coop Il Sestante. Hanno aderito all’iniziativa anche Legambiente Padova, Adl Cobas e Angoli di Mondo. I promotori della manifestazione, pur volendo evitare ogni polemica con chi protesta contro la chiusura del Borgomagno, non nascondono che la chiusura al traffico del cavalcavia possa rappresentare l’occasione per imprimere una svolta green al quartiere. Non è un mistero per nessuno, ad esempio, che Legambiente ha accolto con favore l’iniziativa del Comune.