Nasce "Linea 11": il progetto di calcio inclusivo che segue le fermate del bus

Mercoledì 31 Maggio 2023 di Iris Rocca
Il gruppo di Calcio Veneto for Disable

PADOVA - Tre tappe come le fermate della linea 11 del bus, tre soste in cui giocare con i ragazzini del posto, più o meno bravi a tirare calci al pallone, più o meno abili nella vita di tutti i giorni. Nessuno escluso. Con questo obiettivo è nato “Linea 11”, il mezzo virtuale che si ferma ogni mercoledì in una delle diverse fermate del percorso degli autobus della zona di Montà per far prendere posto a tutti, ma veramente tutti, nei campi di calcio delle squadre locali con gli atleti del team Calcio Veneto for Disable, la prima realtà veneta che promuove la disciplina del calcio per atleti con disabilità.

Come funziona

Un allenamento inclusivo che stasera e mercoledì prossimo sarà aperto a tutti i ragazzi dai 10 ai 14 anni, disabili o meno, per incontrare sul rettangolo verde le squadre di coetanei che solitamente vi si allenano, ma anche i calciatori con disabilità della squadra veneta, tutti in forze al Calcio Padova nel campionato Figc della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale.
«Quest’iniziativa di sport e inclusione intende informare e sensibilizzare le società sportive, le famiglie e i tecnici sui temi della disabilità e delle opportunità date da una pratica sportiva inclusiva e aperta a tutti – spiegano i responsabili della Asd Calcio Veneto Fd –. Con questo obiettivo la nostra associazione sportiva e i partner del territorio organizzano una serie di eventi itineranti che prevedono sessioni di allenamento accompagnate da incontri informativi per approfondire l’importanza dell’alleanza educativa tra società sportive e famiglie, per uno sport più inclusivo e alla portata di tutti».
Così, se la prima tappa dello scorso mercoledì ha riguardato il campo San Bartolomeo di Montà dove si è parlato anche della “alleanza educativa tra società sportiva e famiglie”, questa sera gli allenamenti saranno aperti dalle 18.30 alle 20 al campo da calcio Us Nativitas di via Bronzetti 12. Dirigenti, genitori, accompagnatori avranno la possibilità di partecipare all’incontro “Strumenti e strategie di sostegno alla persona con ridotte funzionalità” con lo psicologo dello sport Federico Casu. Mercoledì 7 giugno invece sarà il turno del campo di Ponterotto in via Almagià, sempre dalle 18.30 alle 20, con la festa finale in piazza Donatori di Sangue dove è la sede dell’associazione sportiva.

Gli obiettivi

«Una sede – continuano gli organizzatori – dove siamo abituati ad accogliere ragazzini che vengono a giocare a calcio balilla, alcuni anche provenienti da situazioni familiari con difficoltà, che qui trovano uno spazio e una piccola comunità. Questi ragazzi hanno dimostrato tanta curiosità nei confronti della nostra realtà e proprio insieme a loro abbiamo creato un logo, menzionando anche la linea 11, la tratta di percorrenza dei bus dell’asse Montà che gli consente di muoversi, attraversando i rioni di Nativitas e Ponterotto. Così abbiamo coinvolto anche le realtà calcistiche di questi territori e i loro campi da calcio, per portare più ragazzi possibile a giocare con noi in queste serate».
Ad accettare la sfida sono stati il Comune di Padova e il progetto Prisma, che «organizza, fa rete e trova soluzioni su più ambiti – spiega Stefano Cedrone, operatore del servizio di sviluppo di comunità di questo progetto –. “Linea 11” non riguarda solo lo sport, ma fa parte di un’azione di marketing più ampia che tocca anche la terza età e il supporto educativo, ad esempio, mettendo insieme più servizi che fanno parte di questi rioni. Grazie all’assessora al Sociale Margherita Colonnello stiamo lavorando molto sul territorio e ottenendo un importante seguito».
A fargli eco è Francesco Caccia, uno degli atleti del Calcio Veneto Fd appena rientrato dalle fase finale del campionato Figc divisione paralimpica, dove ha vestito i colori del Calcio Padova. «Per noi che abbiamo appena terminato una stagione intensa, conclusa con la fase nazionale di Coverciano, avere sostituito il normale allenamento con questi mercoledì coi ragazzi è stato un modo divertente e coinvolgente per iniziare l’estate e anticipare i possibili tornei di stagione – spiega il 26enne di Montegrotto Terme, vittima di una lesione del plesso brachiale dovuta a un incidente in motorino qualche anno fa, ma che con i piedi se la cava benissimo –. Il nostro obiettivo sono i tanti bambini con disabilità, abituati magari a vedere il calcio solo in tv o a giocarci ai videogame, senza avere mai approcciato fisicamente uno sport per il timore di non farcela o per la paura di essere derisi. Se alcuni di questi si avvicinassero a tirare due calci al pallone grazie a questa iniziativa con le squadre di coetanei delle diverse società coinvolte e vedendo il nostro esempio di calciatori adulti con disabilità, sarebbe la nostra vittoria più grande».
Una rete che questi goleador hanno centrato fin dal primo match.

Per partecipare alle attività e per avere informazioni si può telefonare al 348.3161825 dopo le 16.30 o scrivere a veneto@calciovenetofd.it.

Ultimo aggiornamento: 18:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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