Mezzi sicuri e biglietti elettronici, il progetto di Busitalia e Comune

Domenica 26 Gennaio 2020 di Mauro Giacon
Un nuovo bus elettrico padovano
PADOVA - Salire in autobus o sul tram: appoggiare il telefono o la carta di credito alla macchinetta e sedersi con il biglietto fatto. Questo il traguardo che il Comune intende sviluppare nel 2020 per i propri passeggeri del trasporto pubblico insieme a Busitalia. Un piano da 6 milioni di euro assegnati da un bando promosso dal Programma operativo regionale (Por) che è lo strumento attraverso cui la Regione grazie ai circa 600 milioni di euro messi a disposizione dall’Unione europea nel Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) dallo stato e dalla regione stessa promuove progetti per l’innovazione.

I fondi
Di questi 6 milioni, 3 appunto derivano dal bando e altrettanti da Busitalia Veneto, 90 milioni di fatturato, 270 dipendenti. Ma sono estranei dalle spese che la società dovrà affrontare quando sarà operativa l’assegnazione del bando per il trasporto pubblico per i prossimi 11 anni, vinto alla fine di novembre 2019.
Ecco dalla voce del presidente di Busitalia, Andrea Ragona che cosa succederà. «Il bando premia progetti per sistemi di trasporto intelligenti, dunque la revisione della bigliettazione elettronica a favore del pagamento diretto con carta di credito o telefono». C’è da ricordare che già oggi con l’App gratuita “Busitalia Veneto” si può ottenere il biglietto elettronico. Il biglietto si può fare anche a bordo inviando un sms al 4.897.897 (e il costo del biglietto viene scalato dal proprio credito telefonico installando Drop Ticket) ma costa 1.80 euro. Oppure chiederlo al conducente (2 euro).

Gli interventi
«Nel quadro degli interventi ci saranno 10 nuove emettitrici a terra e nuove obliteratrici a bordo dei bus con il sistema di conteggio dei passeggeri». Può darsi che questo sistema conti in qualche modo anche i “portoghesi” che costano 2 milioni di euro all’anno di mancati incassi. In questo quadro va inserito certamente il nuovo sistema di videosorveglianza a bordo previsto nell’investimento.
«È previsto anche un nuovo sistema gps di localizzazione dei mezzi in modo da stabilire i tempi reali di arrivo alla fermata» continua Ragona. «Allo stesso modo nelle principali fermate nella tratta fra Padova e il comune di Albignasego arriveranno 150 schermi nuovi e più efficienti».

La sicurezza
Un aspetto particolare riguarda le dotazioni dei mezzi. «Ci sarà il sistema road scan» afferma Ragona. Nelle attuali applicazioni è una scatola nera per combattere i furbi e gli appassionati del sinistro fantasma che si basa su un accelerometro triassiale, integrato con due telecamere per visualizzare la strada di fronte al veicolo e l’interno dell’autobus. Lo strumento viene posizionato sul parabrezza anteriore dei veicoli e registra, in automatico, i dati di marcia e le immagini relative all’evento, offrendo una ricostruzione rapida della dinamica dell’incidente, a tutela del patrimonio della società (false denunce di infortunio a bordo), e della sicurezza di utenti e autisti.
L’altro sistema si chiama “eco drive” e permetterà di risparmiare carburante con lo spegnimento obbligatorio del bus al capolinea oppure con il sistema stop&go nelle soste ai semafori o durante salite e discese dei passeggeri e infine con una regolazione automatica di una guida più dolce, che limiti al minimo frenate e accelerazioni che porterebbe ad una diminuzione dei consumi pari al 30%.
Sono tutte migliorie che intendono tappare l’emorragia di passeggeri. Negli ultimi dieci anni sono stati persi oltre 4 milioni di utenti, solo dal 2018 la tendenza si è invertita.
Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio, 09:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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