PADOVA - Durante l'allenamento di arrampicata cade da 10 metri di altezza e finisce all'ospedale. La brutta disavventura è capitata al parco Raciti di via Pelosa, dove sono intervenuti i sanitari del 188 e i carabinieri.
Ieri in serata un 22enne residente a Rubano, T.G., socio istruttore di una associazione sportiva dilettantistica, era intento ad allenarsi lungo una parete artificiale d’arrampicata al parco. Ad un certo momento è sceso velocemente da un’altezza di circa 10 metri: nell'attività era assicurato ad una fune di discesa munita di ‘’freno’’, controllata da terra dalla fidanzata.
Per cause da accertare, il dispositivo che doveva rallentare la discesa non è invece entrato in funzione, e ha provocato così la caduta incontrollata del giovane sportivo. Il malcapitato è caduto in piedi. Lo ha soccorso il 118 che lo ha trasportato al pronto soccorso, dove è stato sottoposto alle cure del caso. Non si conoscono ancora la diagnosi e la prognosi, ma risulta che il climber non sia in pericolo di vita.
Ultimo aggiornamento: 12:35
© RIPRODUZIONE RISERVATA Ieri in serata un 22enne residente a Rubano, T.G., socio istruttore di una associazione sportiva dilettantistica, era intento ad allenarsi lungo una parete artificiale d’arrampicata al parco. Ad un certo momento è sceso velocemente da un’altezza di circa 10 metri: nell'attività era assicurato ad una fune di discesa munita di ‘’freno’’, controllata da terra dalla fidanzata.
Per cause da accertare, il dispositivo che doveva rallentare la discesa non è invece entrato in funzione, e ha provocato così la caduta incontrollata del giovane sportivo. Il malcapitato è caduto in piedi. Lo ha soccorso il 118 che lo ha trasportato al pronto soccorso, dove è stato sottoposto alle cure del caso. Non si conoscono ancora la diagnosi e la prognosi, ma risulta che il climber non sia in pericolo di vita.