Giù dal passo Giau in skate: la folle ​corsa da 2.236 metri di altitudine /Video

Martedì 23 Luglio 2019
Giù dal passo Giau in skate: la folle corsa da 2.236 metri di altitudine
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COLLE SANTA LUCIA - Gli skater son tornati. Rieccoli, sotto la Gusela, quei giovani che da tutto il mondo raggiungono la sommità del passo Giau, a 2.236 metri di altitudine, per lanciarsi in discesa sulla tavoletta a quattro ruote. Sfidando il coraggio ma anche la sorte in quanto, in caso di incrocio di un mezzo motorizzato, l'esito sarebbe tutt'altro che indolore.


Episodi del genere rischiano di mettere a repentaglio le vite di questi indomiti ma anche di chi, ignaro, si ritrova a percorrere la stessa strada in senso inverso. Sono di varia nazionalità i ragazzi che si sono dati appuntamento, in questi giorni, sul valico compreso nei territori di Colle Santa Lucia, Selva di Cadore, San Vito e Cortina per sfrecciare sulla strada in skateboard. Una calata da brivido che puntualmente è ripresa con delle piccole telecamere i cui video vengono messi in rete e condivisi tra migliaia di appassionati che compongono  la comunità internazionale degli skater. Accampati sui prati della zona, intraprendono le discese da pelle d'oca negli orari in cui il traffico è più contenuto. E quindi mattina presto e sera senza disdegnare nemmeno il buio: dotati di torcia frontale, inforcano il mezzo e scendono in notturna. La via preferita è quella che, verso valle, conduce a Colle e Selva: 29 tornanti e 3 gallerie da piena adrenalina. Il pezzo forte è la porzione che da cima Giau arriva all'ex albergo Enrosadira, oggi poco più di un rudere, nei cui pressi vengono spesso allestite le tende degli appassionati di questo sport estremo nato in California negli anni Cinquanta. 
IL PERICOLOA fronte di esperienze emozionanti, altrettanto elevato è il pericolo di incidenti. Tanto più che la strada del passo Giau, alternativa all'Alemagna per arrivare a Cortina, a differenza di quella vicina del Falzarego è transitabile anche da camion e corriere. «Facile comprendere - afferma Maurizio Troi, assessore al Turismo di Colle - l'alto livello di rischio. Da parte nostra, come Comune, abbiamo girato le segnalazioni che ci sono giunte in questi giorni dai cittadini ai carabinieri che lanciano una sorta di appello: chi dovesse vedere in azione gli skater chiami subito il 112 dando modo all'Arma di arrivare in loco al più presto».
LA TESTIMONIANZA«Ieri verso le 6 - racconta Mario Guerrini, turista in vacanza a Selva - stavo salendo in auto il passo Giau con la famiglia per partire poi in escursione. Quando, all'improvviso, mi sono trovato di fronte un gruppo di ragazzi che stava scendendo a tutta birra sugli skateboard. Uno di questi, durante le sue evoluzioni, è caduto a pochi centimetri dalla mia auto che ho bloccato inchiodando subito ma rischiando di venire tamponato dal mezzo degli amici che ci seguivano. Come se nulla fosse, senza nemmeno un cenno di ringraziamento, il giovanotto si è alzato ed è tornato a partire. Sempre sullo skate».
IL PRECEDENTEEra l'estate del 2010 quando l'allora prefetto di Belluno Giacomo Barbato, alla luce delle tante segnalazioni del Comune di Colle Santa Lucia relative a questo pericoloso fenomeno, firmò un'ordinanza rivolta a carabinieri e polizia (anche quella locale) affinché il passo Giau venisse presidiato e monitorato con l'obiettivo di annullare la pratica. «Per queste scorribande - affermava il prefetto Barbato - c'è il pericolo di sfociare in vere e proprie sciagure a fronte di alcuni minuti di adrenalina. Messa a rischio è la vita di questi giovani ma anche degli ignari automobilisti che, salendo dal verso opposto, rischiano di scontrarsi con queste schegge impazzite».
Raffaella Gabrieli

Ultimo aggiornamento: 14:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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