«Il lupo è ormai nel centro abitato: ora servono misure concrete». Il sindaco Paolo Vendramini chiede un intervento concreto contro il problema-lupo da parte di Provincia e Regione. La predazione avvenuta, tra domenica e lunedì, in un’azienda agricola di Canevoi in pieno centro abitato, a due passi dalla torrefazione Puertorico, ha cambiato per sempre il modo di considerare l’animale. Il primo cittadino di Ponte, che ieri sera era dalla famiglia di agricoltori colpita, è ora sul piede di guerra. L’azienda agricola di Canevoi aveva una decina di pecore: due i capi persi dopo il passaggio del lupo, avvistato dai proprietari. Ieri mattina l’intervento della polizia provinciale che ha confermato che si tratta del tanto temuto predatore. «Ormai la questione sta diventando sempre più complessa - dice Vendramini -, se i lupi arrivano al centro abitato. Vanno presi dei provvedimenti, subito. Una razzìa del genere in centro abitato spinge ad agire subito: non possiamo più essere buonisti». E Vendramini spiega: «Un sindaco, più che dare supporto alla famiglia che ha subito il danno, non può fare altro. Non ha gli strumenti giuridici per intervenire, ma a livello provinciale deve esserci un salto di qualità». «Rispetto per gli animali e il mondo ambientalista - conclude Vendramini -, ma deve anche esserci la tutela di chi fa sacrifici. È un problema che va gestito, come quello dei cani randagi. A livello provinciale va dato un incarico a esperti e valutare bene come procedere. Vicinanza alla famiglia, che ha il supporto del Comune, ma a questo punto la provincia deve prendere dei provvedimenti: basta il buonismo».
Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 08:39
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