Selle di Gosaldo. Strada chiusa "a tempo indeterminato": gli abitanti del paese costretti a lasciare l'auto a valle della frana e andare a casa a piedi

Martedì 12 Marzo 2024 di Claudio Fontanive
Selle di Gosaldo. Strada chiusa "a tempo indeterminato"

GOSALDO (BELLUNO) - Dovranno percorrere a piedi quasi un chilometro per raggiungere la propria auto. Se i sacrifici sono già tanti per chi decidere di vivere in una piccola borgata di montagna, per gli abitanti di Selle, frazione di Gosaldo da qualche giorno è tutto ancora più complicato e la "passeggiata" sarà forzata per settimane, forse mesi. La strada comunale che porta alla piccola frazione di Gosaldo, interessata da uno smottamento nel primo pomeriggio di domenica scorsa, resta infatti chiusa al traffico veicolare, e lo sarà fino a quando gli enti preposti non decideranno come intervenire per risolvere l'ormai annosa vicenda che da svariati anni interessa il piccolo abitato agordino.


Ieri personale dell'amministrazione comunale di Gosaldo e della Provincia hanno effettuato un sopralluogo nel punto interessato dall'ultimo movimento franoso di circa 30 metri per 30, e hanno provveduto a pulire la sede stradale rendendola così transitabile ai pedoni, mentre per le auto il traffico resta vietato a tempo indeterminato. Il timore è che il peso dei mezzi e le vibrazioni del loro passaggio possano costituire un ulteriore fattore di sollecitazione al movimento della colata che incombe sulla rotabile.

Dei cinque abitanti di Selle, quattro si devono recare giornalmente al lavoro in paese o in comuni limitrofi. Ieri ad essi è stato consentito di portare la propria automobile nei pressi della strada provinciale 2, quindi oltre il luogo del movimento franoso, consentendo loro di muoversi con i propri mezzi, ma dovendo comunque percorrere un tratto di circa 800 metri a piedi, tanto dista infatti il movimento franoso dalle case del piccolo centro.


La quinta abitante invece, un'anziana signora in pensione, non possiede un'automobile e quindi non ha necessità di spostamenti. I residenti hanno accettato il disagio senza particolari recriminazioni, rassegnandosi a sobbarcarsi giornalmente quasi due chilometri a piedi, e non in pianura per giunta, per recarsi e tornare alla propria automobile.


«La strada ieri è stata pulita - conferma l'assessore ai lavori pubblici del comune di Gosaldo Gian Vittorio Marcon - ma bisogna fare attenzione a non disturbare il piede della frana per evitare che continui nel suo avanzare. Assieme alla Provincia è stato valutato cosa si potrebbe fare per mettere definitivamente in sicurezza il transito e quindi l'abitato, ma non è ancora stata presa una decisione. La Provincia dovrà prendere una decisione, fare un progetto e finanziare l'opera. I residenti di Selle sono coscienti del fatto che bisogna agire, ma si sono comunque dimostrati molto disponibili e tranquilli, coscienti di vivere in una zona fragile, da anni oggetto di interventi tampone». Ora dunque è giunta l'ora di avviare un'opera definitiva per risolvere una fragilità idrogeologica che interessa molte aree del territorio comunale, ma che a Selle è nota da decenni. Lo stesso sindaco Stefano Da Zanche (nella foto piccola) si era recato circa tre settimane fa a Roma per un incontro con la Protezione Civile di Venezia, per rimarcare la situazione di cronica difficoltà e chiedendo a gran voce una soluzione definitiva per la messa in sicurezza del piccolo centro abitato, che dopo il movimento franoso di domenica, non è più rinviabile. Una strada, quella che porta all'abitato di Selle, la cui criticità ebbe origine da un leggero smottamento, poi allargatosi nel tempo anche per effetto delle forti precipitazioni che si sono susseguite negli anni, inclusa la tempesta Vaia del 2018, ma anche l'alluvione dell'anno precedente ha ulteriormente peggiorato la stabilità del pendio. Erano stati installati anche i "guard rail" per cercare di proteggere la sede stradale. L'ultimo intervento in ordine di tempo risale al novembre dello scorso anno.

Ultimo aggiornamento: 19:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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