Ex sindaco Sisto Belli morto nell'incidente: riposerà nel suo Cadore

Sabato 25 Gennaio 2020 di Eleonora Scarton
Ex sindaco Sisto Belli morto nell'incidente: riposerà nel suo Cadore

FELTRE (BELLUNO) - L'ex sindaco Sisto Belli è morto per il terribile schianto di cui è stato protagonista giovedì pomeriggio lungo il rettilineo di Piovena. Non sarà necessaria un'autopsia per chiarire le cause del decesso. Lo ha deciso la Procura, che ha aperto un fascicolo per omicidio stradale e ha iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto, la conducente della vettura che si è scontrata contro la Opel Meriva di Belli. Il corpo è quindi a disposizione della famiglia che può organizzare il rito funebre già fissato per lunedì alle 10.30 nella Cattedrale di Feltre. Poi si proseguirà per la chiesa di San Vito di Cadore dove verrà fatta una messa in suffragio, alle 14.30. Sisto Belli, deceduto a 84 anni, verrà sepolto nel cimitero della sua San Vito di Cadore, dove era nato.

L'INCIDENTE
La tragedia si è consumata giovedì intorno alle 15,40, lungo la statale 50, al confine tra i comuni di Cesiomaggiore e Santa Giustina. Lì è in corso un intervento di taglio piante che ha richiesto l'istituzione di un senso unico alternato. Le auto in direzione Belluno erano ferme in colonna e stavano transitando quelle del senso opposto. Belli, al volante della sua Opel Meriva, si è forse accorto tardi della fila ed ha impattato contro l'ultima vettura della colonna, una Ford Kuga con due giovani agordini a bordo. Forse tentando di evitare l'impatto, Belli ha sterzato a sinistra finendo sulla corsia opposta dove sopraggiungeva una Opel Karl con due donne a bordo, per questo ha sterzato ulteriormente verso destra. Movimenti bruschi tant'è che l'auto si è cappottata e si è schiantata contro il tettuccio della Opel Meriva. Uno schianto tremendo. Per l'ex sindaco non c'è stato scampo: è morto sul colpo. 
 

 


L'AGRARIO
Belli ha dedicato la sua vita al mondo agricolo. Dipendente dell'ispettorato agrario, è stato lui a fondare l'istituto Della Lucia di Vellai. «La morte di Sisto Belli ha privato la nostra comunità di un uomo che ha fatto molto per il mondo della dell'istruzione agraria del nostro territorio. E per questo gli siamo grati», afferma il dirigente scolastico dell'istituto agrario Ezio Busetto. La scuola lo aveva intervistato e la sua testimonianza è riportata nel libro che ripercorre i primi 40 anni dell'Istituto, pubblicato 2012. Belli, un uomo molto determinato, ha raccontato come la sua missione primaria era quella di istruire gli agricoltori: «Visitavamo le aziende agricole, convincevamo i titolari a frequentare i corsi serali e le conferenze su temi pratici». Avendo percepito la sete di sapere degli agricoltori, nel 1968 propose di istituire un corso staccato a Feltre della sede dell'agrario di Castelfranco Veneto. Sisto Belli racconta che l'iter non fu semplice perché il Ministero non rispose positivamente per anni scrivendo che «la richiesta rimaneva inevasa per mancanza di fondi». Ma non si perse d'animo: andò a Roma e perseverò anche come sindaco di Feltre. Nel marzo del 1972 arrivò l'ok alla istituzione del primo corso con inizio ad ottobre. Immediatamente anche personalmente visitò le famiglie per reclutare gli studenti e riuscì a convincerne 14, il numero minimo che il ministero aveva indicato per la autorizzazione definitiva. «Per questo motivo e per la vicinanza che ha avuto anche in seguito al nostro Istituto agrario lo ringraziamo e salutiamo con affetto stringendoci nel dolore della famiglia», aggiunge Busetto. Proprio per la sua passione per il mondo agricolo, Belli è stato vicino alla cooperativa Lattebusche ed a tutti gli agricoltori della nostra provincia. 

LA CITTA'
Un amore incondizionato per la città di Feltre che lo ha portato a diventarne il primo cittadino agli inizi degli anni '70: il suo insediamento risale al 13 settembre del 1969.
Ha saputo concretizzare le idee di sviluppo per la città. «Una delle figure storiche di una stagione di grande fermento della città», ha ricordato l'attuale sindaco Paolo Perenzin. Belli è stato da sempre molto vicino al mondo del volontariato. Socio di Famiglia Feltrina e dell'associazione San Vincenzo, è stato anche uno dei primi collaboratori quando, nel 2006, è stata costituita l'associazione Aperina. «Belli era un punto di riferimento per l'apicoltura e il mondo agricolo in genere. Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia», afferma il presidente del sodalizio Remo Corona.

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