Donna morta a 33 anni, l'affondo dell'ex sindaca Maria Antonia Ciotti: «Smantellata la sanità di montagna: quella giovane vita si poteva salvare»

Giovedì 12 Ottobre 2023
Donna morta a 33 anni, l'affondo dell'ex sindaca Maria Antonia Ciotti: «Smantellata la sanità di montagna: quella giovane vita si poteva salvare»

PIEVE DI CADORE (BELLUNO) - «La morte di una giovane donna cadorina, trasportata urgentemente al nosocomio San Martino di Belluno con l'elicottero e, purtroppo, deceduta nonostante i tentativi di rianimazione, interroghi le coscienze di chi ha le responsabilità nell'impoverimento degli ospedali periferici»: parole che pesano come macigni, quelle scritte da Maria Antonia Ciotti, ex sindaca di Pieve e da sempre attiva sostenitrice, in prima linea, delle campagne per la difesa dei nosocomi ai margini della montagna, come quello centrocadorino e di Agordo, che lei ricorda essere «nati come presidio di salvezza per le patologie tempo/dipendenti».

Esemplificando: emorragie, distacco della placenta, ictus, aneurisma dell'aorta. Patologie che richiedono un tempestivo intervento, in sala operatoria, nel giro, al massimo, di un'ora.


L'OSPEDALE
Il Giovanni Paolo II, ormai, non dispone più di una sala chirurgica, utilizzabile tutte le ventiquattro ore della giornata. Nell'esprimere alla famiglia della giovane Anna Da Vià le condoglianze, a gran voce Maria Antonia Ciotti ribadisce che l'elicottero non può essere considerato sufficiente e chiede di ridare all'ospedale di Pieve i servizi "lea", con la chirurgia operativa h24. I livelli essenziali di assistenza sono le prestazioni e i servizi che il servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale (tasse). Si suddividono in tre grandi aree: una di queste riguarda l'assistenza ospedaliera, articolata in pronto soccorso, ricovero ordinario e day hospital, lungodegenza e riabilitazione. Da anni sta lottando per un servizio sociosanitario pubblico, rivolto a tutti i cittadini, anche Guido Trento, che più e più volte ha evidenziato come la data spartiacque della sanità veneta vada considerata il 2012, con la mannaia calata proprio sui nosocomi periferici.


LA TEMPESTIVITÀ
Trento ha sempre sostenuto che tra le questioni con cui il territorio bellunese si trova a dove fare i conti vi è anche la "Golden hour", cioè la prima ora per interventi salvavita, che non viene garantita ai cittadini del Cadore, esponendo la popolazione, in caso di traumi o patologie tempo dipendenti, come, per l'appunto, infarto, ictus, traumi interni, al rischio di morte. La sanità bellunese in generale risente inoltre di diverse problematiche note in tutta la penisola: dalla notevole difficoltà di trovare medici disponibili a prestare servizio nel Bellunese alla questione dei servizi di salute mentale del Veneto. In quest'ultimo caso, a fine anno, scadono i contratti e le aziende sociosanitarie non hanno alcun finanziamento per proseguirli, con la conseguente perdita di posto per psicologi, terapisti, educatori, assistenti sociali, dietisti per i disturbi di comportamento alimentare. E come in un circolo da cui non si riesce ad uscire, la carenza di medici genera una diminuzione dei servizi, che nelle situazioni estreme si traduce nella chiusura di reparti. Una situazione talmente critica che mette a rischio non solo il futuro sanitario, ma anche quello sociale, poiché le porte di unità ospedaliere chiuse e l'assenza di figure professionali, dovuta alla prevista gobba pensionistica assieme alla mancata disponibilità e all'altrettanta appetibilità del territorio bellunese, si ripercuotono inevitabilmente sul secondo settore, generando un fenomeno a domino, che non può lasciare indifferente chi si è assunto il ruolo di effettuare scelte politico-amministrative. Del resto, non è un caso se il breve, ma pesante post di Maria Antonia Ciotti, pubblicato ieri sulla pagina del Comitato per la salvaguardia alla salute Cadore-Agordino, è stato condiviso e rilanciato decine di volte. (YT)

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