Troppi aerei militari sui cieli di Ponte nelle Alpi: il sindaco scrive al prefetto e al 51° stormo dell’Aeronautica

"Questo preoccupa e danneggia molta gente, soprattutto i bambini"

Giovedì 14 Marzo 2024 di Giovanni Santin
Foto d'archivio

BELLUNO - «Siamo anche responsabili della salute pubblica dei cittadini. E quello che sta accadendo con i sorvoli di rumorosissimi aerei militari preoccupa e danneggia molte persone, soprattutto bambini e anziani». Paolo Vendramini, sindaco di Ponte nelle Alpi, la scorsa settimana – era il 6 marzo – ha preso carta e penna e ha scritto al prefetto di Belluno, Mario Savastano e al 51° stormo dell’Aeronautica militare. 


LA MISSIVA
«Il territorio comunale risulta nuovamente interessato da alcuni mesi da un inconsueto aumento di passaggi aerei di natura militare nelle ore pomeridiane e serali che sta creando preoccupazione e disagio alla popolazione, in particolare per l’intensificarsi delle attività nelle ultime settimane». Comincia così la lettera partita dal municipio di pontalpino verso Belluno. Poi ieri il sindaco ha spiegato: «Nell’ultimo periodo, è aumentato sensibilmente il passaggio di aerei di natura militare. Per questo, l’Amministrazione comunale ha deciso di attivarsi con gli enti preposti, in modo da limitare i disagi alla popolazione». Il primo cittadino riferisce infatti di aver ricevuto molte segnalazioni: «Le telefonate e le lettere sono arrivate un po’ da tutto il territorio, ma in particolare dalla zona dei Coi che risulta essere la più danneggiata». Poi aggiunge: «I sorvoli stanno creando preoccupazione alla collettività, soprattutto perché i passaggi si sono intensificati nelle ultime settimane.

Già nel recente passato, sempre nello spirito collaborativo con i Comandi dell'Areonautica, l’amministrazione aveva evidenziato questa problematica, assumendo di volta in volta le necessarie informazioni da illustrare alla cittadinanza sulle attività addestrative programmate in provincia di Belluno. Siamo consapevoli che tali attività, proprio per la loro natura, non possano essere del tutto eliminate, ma non è il caso di sottoporre il territorio a reiterati passaggi giornalieri, specialmente in fasce orarie protette. Anche perché questo incide sulla tutela della salute della popolazione fragile».


I PRECEDENTI
L’iniziativa di Ponte, si diceva, non è nuova. Era il mese di luglio del 2018 quando, dopo tanta insistenza, agli uffici di Cadola era arrivata risposta dal Comando dell’Aeroporto di Aviano, in provincia di Pordenone. Anche allora Vendramini aveva chiesto sia l’aiuto del Prefetto sia lumi sui voli notturni che stavano disturbando i sonni dei pontalpini. Nella risposta veniva informata l’Amministrazione comunale che di voli ve ne sarebbero stati altri, sia nel mese di luglio sia in agosto ed erano spiegate le ragioni dei sorvoli il cui scopo era di consentire «ai piloti ed al personale tecnico di supporto di continuare a mantenere elevati gli standard di preparazione alle procedure di volo notturno». Oggi il sindaco ribadisce: «Capisco che le esercitazioni sono necessarie, però bisognerebbe trovare il modo di non mettere a rischio la salute, anche psicologica, dei cittadini più fragili. Potremmo, per esempio, essere avvisati in quali giorni e orari sono previsti i sorvoli; così a nostra volta avviseremmo le famiglie dove vivono le persone più esposte e fragili. Nel nostro comune è in vigore anche un regolamento sulla rumorosità che intendiamo far rispettare». E Vendramini conclude: «Invitiamo ad attuare ogni utile e urgente azione nel merito, affinché i preposti Comandi dell'Aviazione sviluppino esercitazioni di volo ponendo la massima attenzione al territorio e programmando orari di addestramento compatibili, così da ridurre al minimo i disagi alla cittadinanza».

Ultimo aggiornamento: 20:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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