Ucraina, Zelensky rivoluziona l'esercito: nasce il ramo specializzato nei droni

L'annuncio del presidente ucraino. Il nuovo contingente si occuperà di tutto, dalla logistica all'addestramento

Giovedì 8 Febbraio 2024 di Gianluca Cordella
Ucraina, Zelensky rivoluziona l'esercito: nasce il ramo specializzato nei droni

Cambia la guerra, cambiano le armi, cambiano gli eserciti. Martedì scorso il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato alla nazione la creazione di un nuovo ramo delle forze armate, dedicato esclusivamente ai droni. Che nello scontro con la Russia stanno giocando un ruolo di primo piano, sia per attaccare che per difendersi.

Nel videomessaggio indirizzato al Paese, Zelensky ha spiegato che il nuovo ramo avrà come compito quello di migliorare il coordinamento, la pianificazione e la logistica. 

«I sistemi senza pilota hanno dimostrato la loro efficacia nelle battaglie sulla terra, nel cielo e in mare. L'Ucraina ha davvero cambiato la situazione della sicurezza nel Mar Nero con l'aiuto dei droni», ha spiegato il leader ucraino del messaggio.

Nonostante tanti Paesi ormai facciano un massiccio uso di droni per l’attività bellica, dagli Stati Uniti a Israele, la creazione di un ramo dell’esercito dedicato è un fatto insolito ma non insensato se consideriamo che, ad esempio, negli Usa i vari aspetti legati alla gestione dei droni vengono suddivisi tra esercito, aeronautica e Cia. Anche Israele, primo Paese secondo gli analisti bellici a fare massiccio uso di droni sul campo di battaglia, non ha un’area delle forze armate dedicata.

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L’importanza dei droni

Tuttavia la storia recente insegna che i veicoli senza pilota hanno un ruolo sempre più centrale. Lo si è visto nell’attacco di Hamas a Israele e nella risposta dell’Idf nella Striscia di Gaza. E ancora negli attacchi dei ribelli Houthi dello Yemen contro le navi nel Mar Rosso. Senza contare il ruolo che i droni hanno avuto proprio nel conflitto tra Mosca e Kiev. A novembre, ad esempio, la Russia aveva sferrato un attacco mostre lanciando in volo contemporaneamente 75 droni di fabbricazione iraniana, costringendo la contraerea ucraina a uno sforzo importante per limitare i danni.

Le tre direttive del nuovo braccio militare, spiega Zelensky, sono la formazione, l’aumento della produzione e il dispiegamento di unità specializzate, il tutto sotto la supervisione di governo, esercito e ministero della Difesa.

«Il mondo sta cercando di capire ancora se i droni siano un'aggiunta all'aeronautica militare, alla fanteria o se vadano assimilati alla gestione dei sistemi missilistici - spiega Tom Karako, analista del Centro per gli studi strategici internazionali - Guardandola in quest’ottica, un’organizzazione esclusiva, con tanto di addestramenti, non sembra una cattiva idea». Ne è. Convinto, evidentemente Zelensky, che i coda al filmato ha ammesso di aspettarsi risultati in tempi brevi di questa riorganizzazione. Una carta in più da giocare per spostare l’ago della bilancia del conflitto.

Ultimo aggiornamento: 19:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA