Tendenza vintage: dal trench alle borse, vince il passato

Mercoledì 24 Gennaio 2024 di Anna Franco
Tendenza vintage: dal trench alle borse, vince il passato

Lo so, tutti dicono che bisogna fare decluttering, che ci si dovrebbe liberare di ciò che si indossa più, ma noi vi sentiamo di dirvi di ignorare tutti quei paragrafetti insipidi di Il magico potere del riordino di Marie Kondo, tanto lei stessa ha, poi, ammesso di aver rinunciato a riordinare costantemente casa, pur se dopo la nascita del terzo figlio.

Insomma, non ci si deve sentire in colpa se si ha voglia di tenere un abito perché ci si è affezionate, perché anche se non è uscito dall’armadio per dieci anni potrebbe farlo all’undicesimo in una nuova veste e perché, sì, i reperti di una moda che fu vanno a ruba e non è una pessima idea fare giri regolari tra negozi vintage fisici oppure online per trovare abbigliamento o accessori di qualità. 
In fondo, è un po’ una caccia al tesoro che stimola la fantasia, perché qualcosa che arriva dal passato va sempre un po’ reinterpretato per soffiare via la polvere del tempo. Inoltre, con le riedizioni costanti di abiti e accessori che le passerelle propongono potrebbe essere un buon affare trovare e acquistare ciò da cui tutto prese origine. Prendere ad esempio la borsa Mombasa di Saint Laurent quando aveva ancora la Yves davanti ed era disegnato da Tom Ford. La sua forma morbida e a mezzaluna l’avete già vista? Sì, perché adesso è tornata prepotentemente di moda. Ma il pezzo forte è il manico in corno e il prezzo, tra i rivenditori del vintage, si aggira sui 900 euro, che, se vogliamo, è irrisorio di fronte a quelli delle attuali it bag, ma assicura al guardaroba un bel pezzo forte. Sempre per rimanere in tema Tom Ford, quando era il direttore creativo di Gucci si inventò la clutch Horsebit Chain. Se il nome non dice nulla basterà googlarla per capire che era tra i vostri oggetti dei desideri negli anni Duemila. Ora è tornata, riveduta e corretta, ma trovare l’originale non sarebbe affatto male. 
Il trench di Burberry che fa parte della linea Heritage sarà anche il più classico, ma è anche il più amato. E, sì, qualcuno, magari per noia o per cambio taglia, lo ha messo in vendita persino ai mercatini. Trovarsi a passare davanti alla bancarella giusta può essere davvero un colpo di fortuna. «La qualità spesso è migliore di quella di capi attuali e in più si può risparmiare - conferma Angelo Caroli, fondatore e proprietario dello storico A.N.G.E.L.O. Vintage Palace, che ha anche un e-commerce - E soprattutto i ragazzi lo hanno capito. Consiglio capispalla maschili, indifferentemente per lei e per lui, così come i montoni over anni Ottanta, che sono ritornati prepotentemente in auge. E, poi, maglieria in cachemire e gonne kilt per lei». 
Da Bivio Milano, che vende nel capoluogo lombardo, ma anche online, la fondatrice Hilary Belle Walker e il retail manager Marco Nicolini Profumo consigliano: «Le borse sono perfette: una Chanel è per sempre, ma da noi si possono trovare brand emergenti con prodotti di alta qualità e a prezzi abbordabili.

E, poi, perché non osare con un capo particolare? Un cappotto in lana, di un taglio o colore diverso dal solito o, ancora, un pantalone, una gonna o un vestito con ricami, frange o paillette». O, ancora, un kimono: non importa se non si è in Giappone, lo si può reinterpretare come blazer diverso dal solito. E, poi, se per caso vi trovaste a passare da New York consigliata una sosta da Illisa’s Vintage Lingerie sulla 2nd Avenue: intimo così favoloso che il posto è risorsa di molti costumisti e la proprietaria può raccontare molti aneddoti. Ecco, l’importante è rendere ogni cosa a propria misura e avere quel famoso fiuto e tanta curiosità.

Ultimo aggiornamento: 25 Gennaio, 07:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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