Fumatrici in aumento; l'emergenza ora è rosa

Mercoledì 29 Maggio 2019 di Carla Massi
Fumatrici in aumento; l'emergenza ora è rosa
Niente sigarette, per un giorno, in tutto il mondo. Ventiquattro ore di astinenza per rendersi conto dell'effetto che fa. Sul piano emotivo e fisico. Venerdì 31 maggio sarà la Giornata mondiale senza tabacco e l'esercizio di volontà che si chiede è proprio quello di provare a tenere il pacchetto chiuso in tasca. Non si tratta, dunque, di un appuntamento rituale ma di una sorta di allarme planetario.
Un allarme che dovrebbe arrivare anche qui da noi dove, dopo anni in cui è cresciuto il numero delle persone che hanno divorziato dal tabacco, oggi ci troviamo a fare i conti con un esercito crescente di giovani e donne che divorano una ventina di sigarette al giorno. L'edizione 2019 è dedicata in particolare al tema Tabacco e la salute dei polmoni.

LE BIONDE
Organo una volta bersaglio soprattutto degli uomini ora anche delle donne che, in diverse fasce di età, hanno superato i maschi in quanto a fumo. È l'epidemia che non si vuole vedere. Un dato: le fumatrici, dal 2016 al 2018, sono passate da 4,6 a 5,7 milioni. Ricordiamo che nel nostro Paese sono 12 milioni le persone dipendenti dal fumo. Questo significa che la componente femminile ha ormai un ruolo particolarmente rilevante.
L'emergenza, dunque, è rosa. Una crescita costante e silenziosa che è stata illuminata in particolare tra le giovanissime sotto i venti e tra le donne che hanno tra i 50 e i 60. Tra i 15 e i 24 anni fuma il 21% dei ragazzi e il 16% delle femmine, per un totale di quasi 1 milione e 100 mila giovani. Quel che preoccupa è l'avanzata delle fumatrici. Negli ultimi vent'anni è salito del 60 per cento. La maggior parte di loro non si ferma a quindici bionde ma, da mattina a sera, arriva addirittura a trenta, come ha rilevato un'indagine della Fondazione Veronesi. Il 34,7% delle italiane ne accende tre o più al giorno, una su dieci supera le 16. È chiaro che, in una condizione come questa, le donne rischiano tanto come una volta rischiavano gli uomini. Al primo posto tra gli organi danneggiati, i polmoni, seguiti, per lei, dal seno e, per lui, la prostata.
Vale la pena fare un confronto con il recente passato, diciamo una decina di anni fa. Il 46% delle intervistate dichiarava di vivere accanto a nessuna o pochissime fumatrici, oggi dà questa risposta solo il 35%. «Uno dei problemi sta nella diffusione di questa dipendenza fra le adolescenti e le giovani donne spiega Francesco Cognetti, oncologo presidente di Fondazione Insieme contro il Cancro Per troppo tempo il tumore del polmone è stato considerato una patologia quasi esclusivamente maschile, mentre oggi miete più vittime anche fra le donne: rappresenta la terza neoplasia killer tra i tumori femminili. Il fumo è, poi, un fattore di rischio anche per il cancro del seno, della testa-collo, della vescica, del pancreas. Le pazienti non si sono pienamente rese conto che le sigarette diventano concausa di diversi tipi di tumori. E anche altre patologie». Al primo posto, il cuore. Che manifesta i suoi danni, per esempio, con le tachicardie notturne.

IL SONNO
Parliamo di un disagio ripetuto durante il sonno che non ferma, però, la dipendenza al femminile. Neppure la mattina. Perché, a fumare, lei comincia entro mezz'ora dal risveglio, sei su dieci entro un'ora. E poi via durante tutta la giornata con picchi mentre lavora e la sera. «Una situazione che speravamo non arrivasse a questo punto. Oggi solo noi possiamo davvero combattere a fianco delle pazienti. In ogni modo - commenta Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale - L'obiettivo è sempre quello di far smettere di fumare. Per chi proprio non ce la fa possiamo proporre la sigaretta a tabacco riscaldato, che elimina il calore della combustione e altri prodotti nocivi. Poi faremo gli studi e vedremo in futuro cosa succederà a chi usa questi succedanei». Proprio le donne sembrano essere le più interessate alla sigaretta finta. Le giovanissime in particolare. Più per moda, sembra, che non per tutelare davvero la salute.
La Giornata senza tabacco ci permette di disegnare un complicato rapporto tra le donne e il fumo. Si intrecciano, così, la dipendenza da adulta, la spinta modaiola della giovanissima, l'ansia che si crede venga placata dalle sigarette, l'incapacità a smettere, la paura. Un rapporto complesso purtroppo ancora non abbastanza studiato.
 
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