Chi cerca di trasformare Ilaria Salis in un'eroina e un simbolo politico, la sta solo danneggiando

Sabato 30 Marzo 2024
Ilaria Salis

Egregio direttore,

la vicenda di Ilaria Salis ha stancato. Non capisco perche questa insegnante violenta che ha già dimostrato in passato di avere l'inclinazione a violare le regole debba essere così sostenuta, fino a ventilarne una candidatura per sbeffeggiare Orban. Le baraonde delle sinistre italiane che accusano il governo di non fare niente sono vergognose, ennesima dimostrazione di volgare doppiopesismo. Mi auguro che la maestrina Ilari a Salis paghi il conto con la giustizia, meglio se in Ungheria, così forse, capirà che il mondo come lo vuole lei non è condiviso da tutti, anzi proprio il contrario.


Claudio Scandrini


Caro lettore,
partiamo da una domanda apparentemente banale: chi è Ilaria Salis? Per me è una cittadina italiana in questo momento sottoposta in un paese europeo a un trattamento detentivo che contrasta, nelle forme e nella sostanza, non solo con le nostre leggi, ma anche con il mio senso di civiltà.

Non mi interessa quali siano le idee politiche di Ilaria Salis: la penserei nello stesso modo se invece di essere un'attivista antifascista fosse un'estremista di destra o fosse finita in carcere per altri tipi di reati. Comprendo chi, come lei, dice: ma in fondo la Salis se l'è cercata, non è la prima volta che finisce nei guai, ha scelto lei di andare in Ungheria a manifestare, adesso di cosa si lamenta? Se stava in Italia fare il suo lavoro di insegnante sarebbe libera e nessuno l'avrebbe portata in catene in tribunale. Capisco, ma non cambio idea: quando in gioco ci sono principi di giustizia e di civiltà non si può transigere, né tantomeno farsi condizionare dalle proprie opinioni e simpatie politiche. Per questa ragione credo che giustamente il governo italiano, pur nel dovuto rispetto del sistema giuridico di un'altra nazione, si stia occupando del caso Salis: sta tutelando un nostro concittadino. Ciò che invece trovo inammissibile è la spregiudicata operazione che a sinistra qualcuno, sempre alla ricerca di personaggi-simbolo da immettere sul mercato politico, ha messo in atto, cercando di trasformare Ilaria Salis in un' eroina dell'antifascismo, nella nuova icona dell' anti-sovranismo e della libertà dei popoli, al punto da ipotizzarne la candidatura alle elezioni europee in chiave anti-Orban. Ovviamente senza preoccuparsi delle conseguenze che questa operazione avrebbe comportato: irrigidire il sistema ungherese e rendere più difficile la già complessa trattativa diplomatica che il governo italiano stava conducendo con Budapest. Esattamente ciò che è successo.

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