Per difendere i nostri valori dobbiamo farci carico anche dei negazionisti e dei fans degli autocrati

Domenica 31 Marzo 2024

Caro direttore,

sorrido quando sento parlare illustri studiosi del motivo della guerra in Ucraina. Secondo alcuni, la causa dell'invasione delle Russia in Ucraina è dovuta alla presenza troppo aggressiva dell'influenza Nato nei confine russo. Bisognerebbe aver studiato un po' di storia per capire che il pretesto utilizzato per incominciare una guerra non è mai il vero motivo che spinge l'inizio del conflitto stesso. Senza andare troppo indietro nel tempo, la guerra dei cento anni, le guerre napoleoniche e le due grandi guerre sono iniziate per un desiderio di egemonia e un bisogno di espandere le proprie influenze da parte di alcuni stati. La guerra Russo-Ucraina non fa differenza. I pretesti poi sono stati molteplici, religiosi, assassini di eredi al trono, difesa di minoranze... ed anche in questo caso, come per la seconda guerra mondiale, il pretesto e non il motivo, è la salvaguardia di minoranze. Chi si ferma però a spiegare il conflitto con queste povere motivazioni non ha l'onestà intellettuale ne la consapevolezza di capire i cambiamenti in corso, che in questo caso si chiamano riassetto di influenze geopolitiche.


Gianluca Lai
Noale ( Ve)


Caro lettore,
io faccio un po' più fatica di lei a sorridere, ma ormai ho capito una cosa: una parte dei nostri concittadini, seppur minoritaria, non vuole accettare la realtà.

E la capovolge, forse per esorcizzarla. Per cui nella guerra in corso nell'est della nostra Europa, la vittima, l'Ucraina, diventa il carnefice. E il carnefice, la Russia, viene rappresentato come un difensore degli oppressi e delle minoranze vessate. La smisurata volontà di potenza della Russia putiniana e il massacro del popolo ucraino vengono negati ("Il Cremlino si sta solo difendendo, non ha alcuna intenzione di invadere altri paesi") o giustificati con lo stato di necessità e come "inevitabile" risposta all'imperialismo occidentale. Già: cos'altro poteva fare Putin se non dirigere i suoi carri armati su Kiev e radere al suolo intere città? Persino la brutale e quotidiana violazione delle libertà individuali e gli assassini degli oppositori vengono misconosciuti, fino al punto da attribuirne la responsabilità agli "altri": l'odiato Occidente, in cui peraltro molti degli esegeti di Putin continuano a viver godendo della sua democrazia e del suo benessere. Dobbiamo rassegnarci: non c'è nulla da fare. La ragione non può nulla contro i pregiudizi, le pseudo-ideologie e i finti e interessati pacifismi. Per difendere i nostri valori e il nostro mondo dobbiamo farci carico anche dei negazionisti o dei fans degli autocrati. Pensavamo, avendo battuto il comunismo, di aver chiuso i conti con la storia. Almeno con una certa storia. Non è così. Buona Pasqua a tutti

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