I missili Samp-T tornano in Italia. «Termina in questi giorni la missione di un anno del nostro sistema di difesa aerea e missilistica Samp-T schierato in Slovacchia, dove era stato inviato per rimpiazzare un simile assetto statunitense.
La proposta che fa discutere: «Serve l'Iron Dome per difendere Berlino dai missili russi»
Le capacità operative
Il cuore del sistema SAMP/T è il missile Aster 30, in grado di intercettare bersagli a distanze superiori a 100 chilometri e ad altitudini che vanno da 50 metri a 20 chilometri. La sua versatilità gli permette di coprire un'ampia area di operazioni, proteggendo siti strategici e formazioni militari da minacce aeree avanzate. Il sistema può tracciare e ingaggiare simultaneamente più bersagli, offrendo una difesa robusta contro attacchi aerei.
Componenti del sistema di difesa
Il SAMP/T è composto da diversi elementi chiave, inclusi il lanciatore verticale, il radar multifunzione Arabel, il centro di comando e controllo, e, appunto, il missile Aster 30. Questi componenti lavorano in sinergia per rilevare, tracciare e neutralizzare le minacce aeree. La mobilità del sistema consente una rapida dispiegamento in vari teatri operativi, aumentando la flessibilità delle forze armate.
La collaborazione internazionale
Il sistema SAMP/T è il risultato di un'intensa collaborazione tra Italia e Francia, che hanno condiviso costi e competenze tecniche per svilupparlo. Al di là del suo uso da parte di questi due Paesi, il sistema ha attratto l'interesse di altre nazioni per la sua avanzata capacità di difesa aerea e la sua interoperabilità con altri sistemi NATO. La partecipazione di più paesi al progetto evidenzia il riconoscimento del valore strategico del SAMP/T nel contesto della difesa europea. E anche per questo la Slovacchia ha voluto sottolinearne l'importanza.