Terremoto Campi Flegrei, 150 scosse in 5 ore: cosa è successo? La più forte di 4.4, mai così da 40 anni: la crisi bradisismica e il sollevamento del suolo

Scene di panico a Napoli con gente in strada. nell'ultimo mese sono stati registrati circa 450 eventi

Martedì 21 Maggio 2024 di Mario Landi
Terremoto Campi Flegrei, 150 scosse in 5 ore: cosa è successo? La più forte di 4.4, mai così da 40 anni: la crisi bradisismica e il sollevamento del suolo

Terremoto Campi Flegrei. Dalle 19:51 di ieri lo sciame sismico avvenuto nell'area dei Campi Flegrei ha fatto registrare, fino alle ore 00:31 di oggi, circa 150 terremoti, il più forte dei quali di magnitudo 4.4, all'interno della Solfatara.

Lo evidenzia l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) aggiungendo che non si registrano allo stato attuale un aumento della velocità di sollevamento, che attualmente è di 2 cm/mese, né variazioni di andamento nelle deformazioni orizzontali o deformazioni locali del suolo diverse rispetto all'andamento precedente.

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La scossa più forte degli ultimi 40 anni

Quella delle 20:10 è la scossa più forte avvertita negli ultimi quarant'anni nell'area dei Campi Flegrei. Dai dati rilevati, la magnitudo di 4,4 non veniva riscontrata a Pozzuoli e dintorni dalla crisi del bradisismo degli anni '80. La scossa di terremoto è stata avvertita in gran parte della provincia di Napoli.

 

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La crisi bradisismica

L'Ingv quindi ricorda che durante la crisi bradisismica del 1982-84 il sollevamento del suolo raggiunse i 9 cm al mese, e si superarono anche 1300 eventi sismici al mese. Attualmente, invece, nell'ultimo mese sono stati registrati circa 450 eventi.

Parametri geochimici

Inoltre, i parametri geochimici «non mostrano variazioni significative rispetto agli andamenti degli ultimi mesi, se non il ben noto incremento di temperatura e pressione che caratterizza il sistema idrotermale». «La sismicità - aggiunge l'Ingv - non è un fenomeno prevedibile, pertanto non può essere escluso che si possano verificare altri eventi sismici, anche di energia analoga con quanto già registrato durante lo sciame in corso».

Il monitoraggio

L'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv continua le attività di monitoraggio ordinarie e straordinarie al fine di «individuare anche le più piccole variazioni nei parametri di monitoraggio utili per definire al meglio l'attuale fenomeno in corso». Inoltre, le strutture dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dedicate al monitoraggio dell'area della caldera dei Campi Flegrei «sono sempre operative h24 e oggi saranno effettuate misure e campionamenti in alcuni siti della caldera». L'Ingv, con la sua sezione di Napoli Osservatorio Vesuviano, «è costantemente in collegamento con la Protezione Civile nazionale, regionale e con i Comuni interessati, oltre che con tutte le Autorità competenti alla tutela del territorio».

Notte in strada a Pozzuoli

E' stata una notte in strada per tantissimi cittadini di Pozzuoli, che però fortunatamente non hanno percepito nessuna scossa di terremoto. In tanti hanno trovato riparo a bordo di auto posteggiate lontane dagli edifici, oppure nelle due piccole tendopoli allestite dalla Protezione civile rapidamente nella zona del porto e in quella di lungomare Pertini. Poco sonno comunque per tutti: c'è stato chi ha trascorso il tempo giocando a carte o chi è stato per l'intera notte con la radio accesa in attesa di avere notizie. All'alba, e a causa di un repentino abbassamento della temperatura, in tanti sfidando la paura hanno deciso di far rientro a casa. Non sono mancati momenti di tensione anche durante la notte: c'è chi ha lamentato l'assenza di bagni chimici, arrivati a Pozzuoli stamattina.

Ultimo aggiornamento: 11:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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