Erano divorziati da anni, ma erano in buoni rapporti, anzi erano diventati buoni amici: il giudice riconosce a una donna il risarcimento dopo la morte dell'ex in un incidente stradale. Lo ha stabilito il Tribunale di Cassino, in accoglimento delle tesi degli avvocati Sandro Salera e Paolo Marandola, con sentenza emessa a conclusione di un giudizio penale che vedeva imputato un sessantenne di Cassino del delitto di omicidio stradale.
La sentenza
La compagnia di Assicurazioni decideva di risarcire i danni di tutti gli eredi del defunto, ad eccezione dell'ex moglie sostenendo che, avendo divorziato diversi anni prima, la donna avrebbe perso ogni diritto. La signora non si rassegnava e decideva, pertanto, di costituirsi parte civile nel processo penale a carico del sessantenne cassinate e di richiedere espressamente che venisse acclarato il suo diritto al risarcimento del danno dal momento che, anche dopo la sentenza di divorzio, era rimasto un legame affettivo ed un rapporto continuativo con l'ex coniuge.
Gli avvocati Sandro Salera e Paolo Marandola sono riusciti a dimostrare che, nonostante la cessazione degli effetti civili derivanti dal matrimonio, la signora aveva mantenuto un rapporto stabile di natura familiare e/o affettiva con l'ex coniuge e, pertanto, aveva diritto al risarcimento dei danni corrispondenti alla sofferenza interiore e allo stravolgimento del sistema di vita, derivante dalla morte dell'uomo. Il Tribunale di Cassino, accogliendo le tesi dei due legali, ha condannato l'imputato alla pena di 6 mesi di reclusione (pena sospesa) e la Compagnia di assicurazioni a risarcire tutti i danni subiti dalla ex coniuge del deceduto, riconoscendo in suo favore anche una somma di 20 mila euro a titolo di provvisionale immediatamente esecutiva.