La morte di Elena Russo, una giovane studentessa di giurisprudenza di 20 anni, scomparsa tragicamente il 30 gennaio 2022, continua a sollevare interrogativi e dubbi. La ragazza, che si manteneva a Modena consegnando pizze, perse la vita in un incidente stradale mentre guidava una Fiat Punto. Il veicolo, fornito dalla pizzeria per cui lavorava, si schiantò contro un palo in via Tirabassi mentre si spostava da San Bartolomeo a Castelbaldo, portando al tragico epilogo. Dalle ultime perizie risulta che l'incidente è avvenuto non solo a causa della velocità di percorrenza di Elena (ancora da accertare), ma anche per la mancata manutenzione dell'automobile e in particolare degli pneumatici.
Le responsabilità
Inizialmente considerato come un tragico incidente causato dalla sola eccessiva velocità, le indagini hanno successivamente rivelato potenziali responsabilità ben più gravi.
Le incongruenze
Le ricostruzioni non tornano per quanto riguarda la velocità di percorrenza di Elena al momento dell'incidente. Mentre la difesa sostiene che la ragazza guidasse a una velocità eccessiva, circa 130 km/h, altre perizie variano notevolmente, con stime che oscillano tra i 50 e i 140 km/h. Queste discrepanze sottolineano la complessità della ricostruzione degli eventi e la difficoltà nell'attribuire una singola responsabilità all'accaduto.
Gli sviluppi
La svolta c'è stata perché in questi giorni il giudice per le indagini preliminari, Andrea Rat, ha ordinato che entro dieci giorni la Procura formuli l’imputazione coatta a carico dei due legali rappresentanti della pizzeria, considerando l'incidente un infortunio sul lavoro con conseguenze mortali derivanti dalla negligenza sulla sicurezza degli pneumatici. L'ingegnere Mattia Strangi, nominato dal tribunale, ha confermato in una recente udienza che le condizioni degli pneumatici non garantivano l'aderenza necessaria alla strada. Mentre il processo continua e la comunità attende ulteriori sviluppi, l'Università di Modena e Reggio Emilia ha deciso di dedicare un'aula a Elena Russo, come riconoscimento del suo impegno e della sua dedizione sia negli studi sia nel volontariato con la Croce Rossa.