Un appartamento al primo piano. «Casa e bottega» dice uno dei residenti e molto ben informato del giro. Clienti a tutte le ore. Dall’uomo in giacca e cravatta a quello in tuta. La casa è in via Augusto Riboty al numero 28 (zona Prati, Roma). Le due ragazze cinesi trovate morte ammazzate questa mattina vivevano qui.
«Si trova ogni tipo di divertimento» racconta ancora. «Un via vai continuo ma sempre abbastanza discreto. Certo qui sapevano tutti quello che succedeva». Ufficialmente facevano massaggi ma è chiaro che era una copertura. Da via Riboty a via Durazzo 38, dove è stato trovato il corpo di una escort brasiliana, ci sono 700 metri. A piedi non più di 10/12 minuti. Lì in un piccolo appartamento ricavato da una ex cantina è stata trovata la terza vittima. È stata una sua amica ad avvertire le forze dell’ordine. Sessanta metri quadrati soppalcati. Anche qui era un via vai raccontano. Suonavano al citofono sulla porta carraia ed entravano. Tutti sapevano bene del giro. «Nessun fastidio. Molta discrezione». Da questa mattina non più.