Lisa Montgomery sarà la prima donna dopo 67 anni ad essere giustiziata con la pena di morte negli Stati Uniti. L'esecuzione, autorizzata dall'amministrazione Trump dopo un periodo in cui questo tipo di sentenze erano state messe in standby, è prevista per il prossimo 8 dicembre, ma le associazioni sono sul piede di guerra per impedire che alla donna sia somministrata l'iniezione letale.
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Kelley Henry, il legale della donna, ha detto che «ucciderla è una profonda ingiustizia dato il suo passato» e ha poi spiegato che «Lisa Montgomery si è dichiarata colpevole e non lascerà mai la prigione in cui è rinchiusa». Alcune associazioni he si battono per i diritti dei detenuti sostengono che il presidente Trump, abbia riattivato le condanne a morte esclusivamente per fini elettorali. Finora, però, le loro proteste non hanno trovato riscontri nell'amministrazione del presidente Usa.
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Nel 2004 la donna, che all'epoca aveva 36 anni, aveva aveva ucciso, strangolandola, Jo Stinnett, una donna incinta. Montgomery le avrebbe poi tagliato l'addome con un coltello da cucina per prelevare il feto di otto mesi e scappare. Un gesto atroce che le è costato la condanna nel 2007. Lo scorso 14 luglio l'amministrazione Trump ha ripreso le esecuzioni federali dopo un periodo di sospensione della durata di 17 anni.
Oltre a quella di Montgomery per il 10 dicembre era prevista un'altra condanna a morte, quella di Brandon bernard, condannato per aver ucciso nel 1999 due giovani pastori del texas. Ma la storia della Montgomery aveva destato scalpore perché si trattava della prima donna condannata all'iniezione letale dopo 67 anni. L'ultima donna ad essere messa a morte negli Stati Uniti era stata Bonnie Heady, giustiziata in una camera a gas del Missouri nel 1953.
Left—#LisaMontgomery, scheduled to be the first woman executed by the federal government in 70+ years.
Right—#BrandonBernard, scheduled to be the youngest offender (age 18) executed by the federal government in 70+ years.
Photos courtesy of each defendant's counsel. @DPInfoCtr pic.twitter.com/7UZVAh7NS9— Robert Dunham (@RDunhamDPIC) October 17, 2020