Iran, dai droni Shahed allo spettro dell'atomica: ecco l'arsenale degli Ayatollah che minaccia Israele

Durante l’attacco a Israele, Teheran avrebbe lanciato nel complesso centinaia di proiettili, di cui almeno 100-150 droni e 40-60 missili

Mercoledì 17 Aprile 2024 di Marta Giusti
Iran, dai droni Shahed allo spettro dell'atomica: ecco l'arsenale degli Ayatollah che minaccia Israele

Sabato notte l’Iran ha attaccato Israele: secondo fonti israeliane, Teheran avrebbe lanciato nel complesso centinaia di proiettili, di cui almeno 100-150 droni e 40-60 missili.

L’attacco è stato in larga parte intercettato.

L’arsenale 

Secondo Il New York Times l'Iran avrebbe 185 droni kamikaze, del tipo Shahed 137, 110 missili balistici (superficie-superficie) ipersonici modello Kheibar e 36 missili da crociera tipo Paveh 351. Si tratta delle armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane, oltre che le più numerose in un solo attacco, ma di certo non le più potenti dell'arsenale degli Ayatollah.

I missili balistici ipersonici

Nel bombardamento a ondate durato circa 5 ore, secondo quanto detto dal sito iraniano Nournews, il ruolo chiave lo hanno avuto i missili balistici ipersonici di lungo raggio Kheibar. Noti anche come Khorramshahr 4, cioè di quarta generazione, possono raggiungere la velocità di Mach 8 nell'atmosfera (16 fuori) con un'autonomia fino a 2 mila chilometri e una testata enorme di 1.500 chili: caratteristiche tecniche superiori al compito richiesto dall'attacco, ma che probabilmente avevano lo scopo di dimostrare la potenza dell'arsenale iraniano.

Il missile da crociera Paveh 351

Il missile da crociera usato da Teheran è il modernissimo Paveh 351, in dotazione ai Guardiani della Rivoluzione. Lo ha scritto in un post su X Fabian Hinz, esperto tedesco di armamenti dell'International Institute for Strategic Studies (Iiss) di Berlino. Cruise di lungo raggio che vola come un aereo, ha un'autonomia di 1.650 chilometri e una velocità fra i 600 e i 900 chilometri orari. Secondo Hinz, diverse variazioni di questo missile sono state fornite dall'Iran anche agli alleati Houthi yemeniti e alle milizie filo-iraniane irachene.

Sebbene i missili da crociera, per le loro caratteristiche, siano più lenti e in grado di trasportare testate più piccole rispetto ai missili balistici, sono usati insieme a questi ultimi per la loro capacità di volare a bassissima quota ed eludere con manovre le difese antiaeree

I droni suicida Shahed 136

Per quanto riguarda i droni, che dell'attacco sono stati la componente più numerosa, fonti di intelligence Nato ritengono che si trattasse dei kamikaze Shahed 136. Prodotti dalla Iran Aircraft Manufacturing Industries Corporation (Hesa), sono utilizzati dal 2021 e vengono regolarmente acquistati dai russi che li impiegano a profusione in Ucraina.

Lunghi solo 3 metri e mezzo, economici e guidati da remoto, questi droni portano una testata esplosiva relativamente piccola, fino a 50 kg, e possono raggiungere bersagli fino a 1.200 chilometri, volando però a velocità bassa, circa 180-200 chilometri orari. Caratteristica, questa, che li rende anche vulnerabili. Per percorrere lo spazio che li separava dai bersagli nel Golan o nel Negev hanno impiegato alcune ore.

L'arsenale iraniano cresce

Ma, come detto prima, l’arsenale degli ayatollah non si ferma qui e conta armi diverse e molto più temibili. Ufficialmente l’Iran non ha armi nucleari. Tuttavia, come spiega il Wall Street Journal, è al momento l'unico Paese al mondo privo di un arsenale nucleare ma capace di “arricchire l'uranio al 60%”

L'Iran ha la bomba atomica?

In ogni caso sembra certo che Teheran abbia fatto progressi dal 2018, anno in cui Washington si ritirò dall'accordo sui controlli Onu sull'energia atomica iraniana preso nel 2015 a Vienna. Anche se ufficialmente il Paese non sembra abbia fatto passi in avanti verso la ripresa di operazioni concrete di assemblaggio di ordigni, come confermato dall’ultimo aggiornamento del rapporto annuale dell'intelligence Usa, potrebbe disporre di combustibile nucleare «quasi pronto» per non meno di 3 bombe atomiche.

I missili che ha l'Iran ha dato alla Russia

L’Iran ha fornito alla Russia centinaia di potenti missili balistici terra-terra. Lo scrive l’agenzia Reuters citando sei fonti. Si tratta di circa 400 missili, molti dei quali della famiglia di armi balistiche a corto raggio Fateh-110 come lo Zolfaghar, hanno detto tre fonti iraniane. Si tratta di un missile capace di colpire obiettivi a una distanza fino a 700 chilometri. 

Le spedizioni sono iniziate all’inizio di gennaio e un ufficiale militare di Teheran ha detto che ci sono state almeno quattro spedizioni a cui ne seguiranno altre nelle prossime settimane. Un altro alto funzionario iraniano ha detto che alcuni dei missili sono stati inviati in Russia via nave attraverso il Mar Caspio, mentre altri sono stati trasportati in aereo. «Ci saranno più spedizioni», ha detto un secondo funzionario iraniano. «Non c’è motivo di nasconderlo. Possiamo esportare armi in qualsiasi Paese desideriamo». Il ministero della Difesa iraniano e le Guardie Rivoluzionarie hanno rifiutato di commentare. Una fonte militare ucraina ha detto a Reuters che Kiev non ha sinora rilevato alcun utilizzo di missili balistici iraniani.

Le restrizioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sull’esportazione da parte dell’Iran di alcuni missili, droni e altre tecnologie sono scadute a ottobre. Tuttavia, gli Stati Uniti e l’Unione europea hanno mantenuto le sanzioni sul programma di missili balistici dell’Iran perché preoccupati per le esportazioni di armi in Medio Oriente e Russia. Il portavoce della Sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, teme che la Russia sia vicina all’acquisizione di armi balistiche a corto raggio dall’Iran, oltre ai missili già forniti dalla Corea del Nord.

Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 08:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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