Coronavirus, in Italia negativi tutti i casi. Cina: 80 morti, 2.744 contagiati. Negli Usa il virus arriva a Los Angeles

Domenica 26 Gennaio 2020
Coronavirus, in Italia tutti negativi tutti i casi. Negli Usa il contagio arriva a Los Angeles
3

In Cina aumentano le pesanti misure per contenere l'epidemia di coronavirus con il bilancio delle vittime che continua a crescere con 56 morti. Sono invece 1.975 le persone finora contagiate. È quanto annunciato dalle autorità cinesi. E sarebbero 324 persone in condizioni critiche, rileva l'agenzia cinese Xinhua. Inoltre il ministro della Sanità, Ma Xiaowei, ha affermato che la capacità di diffusione del coronavirus sembra diventare più forte e che non sono ancora chiari i rischi della sua mutazione. In una conferenza stampa, Ma ha affermato che il periodo di incubazione è tra 1 e 14 giorni ed è probabile che il numero di casi continui ad aumentare.

Ma sono «tutti negativi» i casi segnalati in Italia di sospette infezioni da coronavirus 2019-nCoV. Lo rende noto un comunicato del ministero della Salute. «Le ulteriori verifiche fatte dalle autorità competenti sui casi segnalati si sono tutte rilevate negative», scrive il ministero. Nel frattempo, si legge nella nota, «prosegue il monitoraggio costante dopo la riunione della task-force di oggi del ministero della Salute sul coronavirus (2019-nCoV)».


Pechino, aeroporto deserto. Il grande aeroporto Capital di Pechino, ultimato nel 2008 per le Olimpiadi, è oggi quasi deserto, con i pochissimi passeggeri tutti con mascherina a coprire naso e bocca. Il personale chiamato a far rispettare i rigidi protocolli sanitari negli sforzi per frenare l'avanzata del coronavirus di Wuhan è così numeroso da ampiamente triplicare il numero dei passeggeri.

Da sabato sono operative le torrette di scansione della temperatura corporea, sistemate al passaggio dei controlli sulle quarantene. Subito dopo, invece, gli spazi per accogliere quanti hanno tradito segnali sospetti.

Controlli sui treni. Nell'ambito delle misure per il contrasto alla diffusione del nuovo coronavirus, le ferrovie cinesi hanno disposto controlli della temperatura corporea dei passeggeri in 387 stazioni ferroviarie di tutto il paese e chiuso 72 linee ferroviarie. Lo scrive oggi il Global Times, quotidiano in lingua inglese controllato dal partito comunista cinese. Ieri, primo giorno del Capodanno lunare e 16esimo della festa di primavera, vi sono stati 2,6 milioni di viaggiatori sulle ferrovie cinesi, con una riduzione del 38,4% rispetto all'anno scorso.
 

Coronavirus, Roma e Milano: rinviata la festa di capodanno

«Abbiamo deciso di rinviare la festa per il Capodanno cinese in programma il 2 febbraio di San Giovanni a Roma». Lo dice all'Ansa la portavoce della comunità cinese a Roma, Lucia King. «Abbiamo concordato in modo congiunto con tutta la comunità che la festa deve essere rinviata perché c'è gente che sta male e non è il caso di festeggiare - ha aggiunto - Ci dispiace perché i preparativi duravano da tre mesi, ma in questo momento è la scelta migliore. Comunicheremo in seguito una nuova data». Lo stesso provvedimento è stato poi messo in atto a Milano.

GLI ITALIANI IN CINA, PIANO PER L'EVACUAZIONE
Gli italiani attualmente a Wuhan e nella regione dell'Hubei, una cinquantina, avranno la possibilità di utilizzare un trasferimento via terra al di fuori dell'Hubei, ma questo comporta necessariamente un successivo periodo di osservazione di 14 giorni in una struttura ospedaliera. Lo spiegano all'Ansa fonti della Farnesina. Coloro che invece scelgono di restare, avranno un filo diretto con l'ambasciata d'Italia a Pechino per ricevere tutti i consigli e le indicazioni del caso. L'ambasciata d'Italia a Pechino, in raccordo con l'Unità di Crisi della Farnesina, si fa sapere, è in contatto con tutti i connazionali presenti a Wuhan e nell'Hubei e sono state predisposte tutte le possibili misure per assistere gli italiani e ridurre i disagi nel limite del possibile.

La cinquantina di italiani a Wuhan, tra iscritti Aire o di passaggio, esprimono dubbi sul piano di evacuazione dell'Unità di crisi della Farnesina che prevede il trasporto in autobus a Changsha, capitale del vicino Hunan, e la quarantena in un ospedale locale. La maggioranza «vede la scarsa chiarezza sulle mosse successive. E se fosse un ospedale militare per la quarantena cosa succederebbe dopo?», dice all'ANSA uno di loro. «La sensazione - osserva un altro, ammettendo gli sforzi della Farnesina - è che la Cina non voglia rompere il fronte del divieto di lasciare la città».

In più, la struttura ospedaliera resterebbe nel controllo delle autorità cinesi e lo stesso trasporto in autobus è considerato «rischioso» per la possibile diffusione del virus. Per questo, in molti preferirebbero, senza un percorso più chiaro, restare chiusi in casa a Wuhan. Nella città, il blocco dei trasporti non ha impedito i flussi dei rifornimenti verso i supermercati in cui è apparsa anche la pasta italiana («un lusso», rileva un connazionale), mentre il servizio gratuito da parte dei alcune migliaia di taxi mette al riparo dal rischio dei contatti. «Se anche non dovessimo accettare, l'ambasciata italiana a Pechino ci ha assicurato che continuerà a seguirci come ha fatto finora con pieno impegno». I piani di evacuazione sono al vaglio anche di Francia (con cui l'Italia sta cooperando) Usa e Giappone, come ha confermato oggi il premier nipponico Shinzo Abe. L'ipotesi è di usare voli charter per il trasporto di circa 700 giapponesi. Ma anche in questo caso, il problema principale sarebbe quello del divieto deciso dalle autorità cinese ad abbandonare la città.

 


«Stiamo seguendo con la massima attenzione la situazione in Cina. L'ambasciata italiana a Pechino è operativa per dare supporto ai nostri connazionali. L'Unita di Crisi della Farnesina sta monitorando l'evolversi dei fatti». Lo scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Twitter, a proposito dell'epidemia di coronavirus in Cina.
 


Il sindaco di Wuhan prevede mille casi. A Wuhan si prevede che si possa arrivare a mille persone ammalate per l'epidemia del nuovo coronavirus. Lo ha detto il sindaco Zhou Xianwang, fornendo gli ultimi dati sulla situazione nella città epicentro dell'epidemia, che conta 11 milioni di abitanti. Al momento, ha detto Zhou, sono stati confermati 618 casi in città, con 40 persone guarite e 45 decedute. Negli ospedali sono ricoverate 533 persone, 87 delle quali sono gravi e 53 in condizioni critiche. I casi sospetti sono 2mila e 643 di questi sono sotto osservazione in reparti infettivi. »Secondo le precedenti esperienze, circa il 45% dei casi risulta confermato dopo i test«, ha detto il sindaco, spiegando la stima del prossimo arrivo a mile casi conclamati.


PECHINO
Il
 governo cinese ha annunciato un divieto temporaneo al commercio di animali selvatici mentre il Paese lotta per contenere l'epidemia di coronavirus che si ritiene sia stato generato in un mercato che vendeva animali selvatici come cibo. L'allevamento, il trasporto o la vendita di tutte le specie di animali selvatici è vietato «dalla data dell'annuncio fino alla fine della situazione epidemica nazionale», si legge in una direttiva congiunta di tre agenzie di alto livello, tra cui il ministero dell'Agricoltura.

 

RESTO DEL MONDO
È stato intanto registrato in Vietnam il primo caso di trasmissione del coronavirus 2019-nCoV da uomo a uomo finora avvenuto al di fuori della Cina. Lo rende noto l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). «Si tratta di un caso confermato in Vietnam, che non aveva precedenti di viaggio in nessuna parte della Cina, ma - si legge nella nota dell'Oms - era un familiare di una persona che aveva visitato Wuhan». Ciò, rileva l'organizzazione internazionale, «suggerisce un esempio di trasmissione uomo a uomo avvenuta in Vietnam».  Secondo la nota dell'Oms, sono finora 1.320 i casi confermati per il nuovo coronavirus 2019-nCoV a livello globale. Di questi, 1.297 casi sono stati segnalati in Cina, inclusa Hong Kong (5), Macau (2) e Taipei (3); sono 23 i casi confermati al di fuori della Cina, in 9 Paesi. Di questi, osserva l'Oms, «un caso confermato in Vietnam non aveva precedenti di viaggio in nessuna zona della Cina. Secondo le indagini preliminari, ciò costituisce una trasmissione da uomo a uomo all'interno di una famiglia».

Nel resto del mondo, intanto, spuntano nuovi presunti casi di contagio: c'è un primo caso sospetto di coronavirus in Canada. Si tratta di un uomo sui 50 anni che ha viaggiato nella città cinese di Whuan e che ora si trova in ospedale a Toronto. Si attende la conferma dagli ulteriori esami.

E c'è un caso sospetto di coronavirus anche a Vienna. Si tratta di un'assistente di volo cinese che il 24 gennaio è arrivata nella capitale austriaca e che nei giorni precedenti è stata a Wuhan. La donna si trova ora in isolamento nell'ospedale Kaiser Franz Josef dopo essere stata ricoverata ieri sera con sintomi influenzali. «Non possiamo escludere che si tratti di coronavirus», comunica il direttore medico degli ospedali viennesi Michael Binder in una nota. Le analisi, che saranno effettuate all'Istituto di virologia dell'università di Vienna, sono attese entro 48 ore. Nel frattempo vengono controllate anche le persone che a Vienna sono state in contatto con l'assistente cinese prima del suo ricovero. «Non c'è motivo di preoccupazione, gli ospedali viennesi sono preparati al meglio a situazioni del genere», ribadisce l'assessore comunale alla sanità Peter Hacker.

HONG KONG
Le autorità di Hong Kong intendono trasformare un grattacielo disabitato in un centro per la quarantena di persone che sono state in stretto contatto con le persone infettate dal nuovo coronavirus. Lo riferisce la Cnn, precisando che l'edificio - il Fai Ming estates- si trova nei Nuovi Territori, al confine con la Cina. Secondo il Guardian, una folla di residenti si è riunita sotto il grattacielo per protestare contro la misura. «Questo unirà il giallo e il blu», ha commentato un manifestante, riferendosi ai colori simbolo rispettivamente di chi sostiene la protesta contro le ingerenze di Pechino e di chi appoggia la polizia.

 

Coronavirus, contagio anche senza sintomatologia

Il virus che si sarebbe diffuso dal mercato di Wuhan il 31 dicembre scorso potrebbe diffondersi anche attraverso persone senza sintomi, secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica inglese The Lancet. 


 
 



Così le celebrazioni del Capodanno lunare, le più sentite nel paese, sono state praticamente annullate per 56 milioni di persone. Il cordone sanitario, infatti, è stato esteso a 18 città nella provincia di Hubei, con restrizioni che includono la chiusura dei collegamenti per il trasporto pubblico e l'accesso alle autostrade. A livello nazionale sono scattate le procedure per identificare i casi sospetti su treni, autobus e aerei. Da lunedì, inoltre, scatterà la sospensione dei tour organizzati all'estero, mentre il blocco per i tour interni è già in vigore. 
 
 
 




 

Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 03:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci