Una dimostrazione di forza indirizzata all’Iran, una prova di «efficienza e flessibilità» ora che la guerra tra Israele e Hamas è nelle fasi cruciali. L’aeronautica americana schiera i B-1 Lancer in Medio Oriente e con tre missioni in poco più di una settimana i bombardieri supersonici, progettati per trasportare anche bombe nucleari, vengono utilizzati per mettere in mostra la potenza aerea Usa nella regione.
I B-1B Lancer in missione
L’8 novembre il sito governativo delle Forze aeree statunitensi in Europa e in Africa ha comunicato che i B-1B Lancer della base aeronautica di Dyess, in Texas, attualmente schierati presso la Raf Fairford nel Regno Unito, hanno condotto un volo di comando incrociato su Europa, Africa e Medio Oriente per una missione pianificata.
La pianificazione della missione prevedeva il coordinamento con gli alleati internazionali per approvare la traiettoria di volo attraverso i rispettivi spazi aerei. Ma soprattutto «sottolinea che gli Stati Uniti e i suoi partner possiedono capacità militari credibili per preservare la pace e dispongono della flessibilità delle forze combinate per affrontare l’odierno contesto di sicurezza globale complesso, dinamico e imprevedibile». Il concetto di «flessibilità», secondo gli osservatori, è particolarmente importante alla luce del conflitto in Medio Oriente e negli ultimi giorni è stato segnalato anche un intenso dispiegamento di questo tipo di bombardieri strategici in Turchia. Gli aerei, come affermato dal portale Al Monitor, sono stati schierati nella base di Incirlik per un’esercitazione programmata da tempo e che si è concentrata anche sulle manovre di rifornimento. Tuttavia, molti analisti hanno segnalato la singolare tempistica di questo addestramento mentre infuria la guerra tra Israele e Hamas: l’Iran è il principale nemico degli Stati Uniti nella regione e Washington tenta di rendere sempre più saldi i legami strategici con Ankara. Il governo turco ha smentito qualsiasi legame della missione con il conflitto in corso e lo stesso ha fatto il Pentagono, che attraverso il proprio portavoce ha ricordato come la missione Bomber Task Force nulla abbia a che vedere con i combattimenti nella regione.
Spina dorsale
«È importante differenziare la missione della task force dei bombardieri dalla situazione attuale in Medio Oriente», ha affermato il 6 novembre il portavoce del Pentagono, il generale Patrick Ryder. «Ancora una volta - ha aggiunto - ciò conferma ai nostri alleati le capacità che abbiamo per rispondere a una varietà di situazioni e, allo stesso tempo, mostra ai nostri potenziali avversari che non hanno queste competenze». Il B-1B Lancer è un aereo supersonico multi-missione che l’aeronautica americana ha descritto come «la spina dorsale della forza di bombardieri a lungo raggio americana». Capace di volare a 30.000 piedi e viaggiare a velocità di oltre 900 miglia orarie, oltre la velocità del suono, questo velivolo vecchio di decenni può essere armato con bombe e missili di precisione convenzionale e non guidati. È stato precedentemente schierato in missioni di combattimento in Afghanistan, Iraq e nell’Europa sudorientale durante la campagna aerea della Nato contro l’ex Jugoslavia.