Cosa succede allo smart working dopo il 30 giugno? La scadenza del lavoro agile è vicina.
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La soluzione della contrattazione collettiva
Dal prossimo 1 luglio, i lavoratori fragili e i genitori di figli under 14 dovranno tornare in presenza (se non c'è una nuova proroga). Ma c'è una soluzione. Nelle aziende che, attraverso la contrattazione collettiva, è stato disciplinato il lavoro agile, si potrà continuare con lo smart working. Nel post pandemia si è registrata una diffusione di accordi aziendali tra datori di lavoro e rappresentanze sindacali.
Genitori con figli under 12, disabili e caregivers
Bisogna poi ricordare quanto previsto dall’articolo 18 della legge 81 del 2017 e dal Dlgs 105 del 2022 (articolo 4 lettera b). I datori di lavoro pubblici e privati che stipulano accordi per l'esecuzione della prestazione di lavoro in modalità agile devono riconoscere «priorità» alle richieste formulate dalle lavoratrici e dai lavoratori con figli fino a dodici anni di età, o senza alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità (articolo 3, comma 3 legge 104 del 1992), o alle richieste dei lavoratori con disabilità in situazione di gravità accertata (articolo 4, comma 1 legge 104 del 1992) o che siano caregivers. La conseguenza? Se queste categorie chiedono il lavoro agile, non possono essere sanzionate, demansionate, licenziate o trasferite.
Le due diverse interpretazioni della norma
Sull'esercizio del diritto allo smart working per fragili e lavoratori con figli con meno di 14 anni sono emerse due linee di interpretazione:
- diritto al lavoro da remoto al 100%, nonostante non fosse previsto dalla normativa in modo esplicito;
- diritto al 100% di svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile, dunque in parte da remoto e in parte in presenza.