Irpef e taglio del cuneo, come cambiano gli stipendi a seconda dei redditi? Un paradosso è stato rilevato dalla presidente dell'Ufficio parlamentare di bilancio Lilia Cavallari in audizione sulla manovra alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato. La conferma del taglio «garantisce un importante supporto ai redditi da lavoro bassi e medi, in particolare il reddito degli operai incrementando la capacità redistributiva del complesso del prelievo contributivo e fiscale. La modalità per fasce fa però cessare ogni beneficio oltre la soglia di retribuzione lorda i 35.000 euro lordi, con una perdita di circa 1.100 euro con il superamento di tale soglia per un solo euro».
Irpef e aliquote
«Nell'eventualità di ulteriori proroghe vi sarebbe un forte disincentivo al lavoro e si renderebbe più complesso il raggiungimento degli accordi di rinnovo contrattuale», ha puntualizzato. Il taglio del cuneo, che è «la misura più rilevante della manovra, pari a 10,7 mld», «è finanziata temporaneamente in deficit: una eventuale ulteriore estensione richiederà l'individuazione di misure di copertura strutturali», ha detto Cavallari. «La revisione dell' Irpef riduce da 4 a 3 le aliquote e interviene sulle detrazioni, con un importo pari a circa 4,3 mld. Il beneficio è di 75 euro annui per i redditi da lavoro dipendente tra 8.000 e 15.000; a partire dai 15.000 fino a 28.000 il vantaggio aumenta progressivamente con il reddito fino a un massimo di 260 euro; oltre i 50.000 euro il beneficio può azzerarsi per effetto del taglio delle detrazioni per oneri e spese non sanitarie», ha aggiunto.
Gli scaglioni
Il taglio del cuneo contributivo previsto dalla manovra, che si applica a due fasce di reddito, sommato al taglio dell'aliquota Irpef, più alto per i redditi più bassi, ha un impatto complessivo «sostanzialmente progressivo riducendo di 0,27 punti percentuali l'indice di Gini».
Aumenti per redditi bassi
«In questo momento bisogna sostenere le famiglie a basso reddito», secondo il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, che giudica «positiva» la somma del taglio del cuneo contributivo e la revisione delle aliquote Irpef. «Stimiamo che tra i 9 mila e i 35 mila euro di reddito si avrà un effetto benedico tra i 560 euro e i 1400 euro», dice Bonomi in audizione sulla manovra 2024 presso le commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato a palazzo Madama.