Confcommercio: le famiglie temono imprevisti e consumano meno

Giovedì 3 Maggio 2018
Confcommercio: le famiglie temono imprevisti e consumano meno
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Continua a calare la fiducia delle famiglie, scesa a marzo 2018 a 15,4 punti. Aumentano le famiglie che hanno ridotto i consumi di alcuni beni e servizi per «mettere da parte dei soldi per eventuali imprevisti» saliti a marzo 2018 a 17,3 punti dai 12,6 punti del dicembre 2016. La ricchezza media totale delle famiglie è scesa dal 2007 di oltre 20.000 euro. È quanto risulta dalla ricerca di Confcommercio-Censis presentata oggi. «Nei comportamenti di spesa-consumo - ha detto Mariano Bella direttore dell'ufficio studi di Confcommercio - è presente un'ampia incertezza giustificata da un mancato recupero dei livelli pre-crisi e lentezza della ripresa attuale». La «mancanza di lavoro», seguita, con ampio distacco dalla «evasione fiscale» sono, a parere degli intervistati, i più gravi problemi del paese. Quanto all'occupazione, sembra, se pure con varie criticità, sia avviato un processo di riduzione delle ore di lavoro per occupato a fronte di un aumento degli occupati. Infatti dal 2007 al 2017 gli occupati sono saliti da 22.894 a 23.023 mentre le ore lavorate per occupato sono scese da 2.009 a 1.878 all'anno.
Ultimo aggiornamento: 13:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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