Io Capitano di Matteo Garrone ha superato il primo ostacolo nella corsa per gli Oscar.
Oggi l'Academy ha annunciato le shortlist per dieci categorie di premi: oltre al miglior film internazionale, il miglior documentario, miglior short documentario, make-up e acconciature, colonna sonora originale, canzone originale, short animato, short live, effetti speciali visivi e sonori. Il film fenomeno dell'estate, Barbie di Greta Gerwig, è stato incluso cinque volte per la musica (tre volte per la miglior canzone originale), ma a sorpresa è rimasto fuori per il make-up e le acconciature. Altri film che sono andati forte nelle categorie tecniche sono Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese, menzionato quattro volte tra cui per la miglior canzone originale, e La Società della Neve di J.A. Bayona: il film spagnolo portato da Netflix e che ha chiuso la Mostra del cinema di Venezia potrebbe seguire la strada di Niente di Nuovo Sul Fronte Occidentale che, dopo esser stato selezionato, quest'anno ha vinto ben quattro Oscar. Oppenheimer, The Color Purple, Spider-Man: Across the Spider-Verse, Poor Things e Napoleon di Ridley Scott hanno ricevuto tre menzioni ciascuno.
Nella rosa dei 15 film internazionali scelti su una rosa di 88, la concorrenza per Garrone, che ha vinto il Leone d'argento per la regia alla Mostra di Venezia, è agguerritissima. Oltre al film di Bayona su una squadra di rugby sopravvissuta a un incidente aereo sulle Ande, il candidato italiano se la dovrà vedere con il britannico The zone of interest (La Zona di Interesse) di Jonathan Glazer tratto da un romanzo di Martin Amis, vincitore a Cannes del Gran Prix Speciale della Giuria e con Perfect Days di Wim Wenders, una co-produzione tedesco-giapponese portata dal Giappone dopo il debutto a Cannes dove ha vinto con Koji Yakusho il premio per il migliore attore protagonista.
Gli altri film passati al primo turno sono l'armeno Amerikatsi, The Monk and the Gun del Bhutan, il western danese Bastarden con Mads Mikkersen, il finlandese Foglie al Vento di Aki Kaurismaki, premio della giuria a Cannes, La Passion de Dodin Bouffant di Anh Hung Tran che la Francia ha preferito alla Palma d'oro Anatomia di una Caduta di Justine Triet, il tedesco The Teacher's Lounge in cui recita Leonie Benesh di Babylon- Berlin e di The Crown, l'islandese Godland - Nella terra di Dio, Totem - Il mio Sole di Lila Avilés dal Messico, The Mother of All Lies del Marocco, il film documentario Four Daughters di Kaouther Ben Ania della Tunisia, e 20 Days in Mariupol dell'ucraino di Mstyslav Chernov, candidato anche come miglior documentario.