L’AQUILA «La scoperta delle onde gravitazionali ha rappresentato il momento culminante di un’epopea lunga sessant’anni. Dopo tanti dubbi sulla loro possibile esistenza, dubbi seminati dallo stesso Albert Einstein, la lunga marcia ebbe inizio grazie a una persona creativa, determinata e bizzarra come Joe Weber. I suoi annunci di scoperta, poi rivelatisi ingiustificati, scatenarono nuovi sforzi di altri ricercatori in tutti i continenti, che trovarono in questa ricerca la loro ragione di vita scientifica. L’arrivo del primo segnale, per i più attempati di loro, e stato equivalente a trovare il “Santo Graal” dopo una vita costellata di tanti lenti progressi, senza mai avere la certezza del successo finale». E’ quanto scrive Eugenio Coccia, Rettore del Gssi (Gran Sasso Science Institute) dell’Aquila, nella prefazione del libro, uscito nel febbraio scorso, “Il lungo viaggio delle onde gravitazionali”, di Paola Catapano, della collana scientifica “La farfalla di Lorenz” diretta dalla stessa Catapano, la cui consulenza scientifica è stata affidata appunto a Coccia, mentre la realizzazione editoriale è della Textus Edizioni; Stefania De Nardis e Valeria Celiberti per la consulenza editoriale e il progetto grafico è di Andrea Padovani della “Zoedesign”.
La Catapano giornalista, esperta e appassionata divulgatrice scientifica, nel suo passato è stata anche interprete simultanea, lavora nel gruppo comunicazione del Cern di Ginevra, collabora dal 1996 con diverse emittenti e testate nazionali, quali: Newton, Focus, Tuttoscienze, Rai Educational, La7; specializzata nella divulgazione della scienza come avventura di esplorazione, è stata anche l’ideatrice del progetto “Mini Darwin”.
«Nella storia della nostra specie- continua Coccia nella sua prefazione al libro-, ogni volta che si e aperta una nuova finestra astronomica, ci si e stupiti di fronte all’inatteso.
Una dimensione assolutamente inedita in cui la Catapano trascina il lettore, con uno stile giornalistico e un linguaggio accessibile a tutti, che condurrà dietro le quinte della “big science”, premi Nobel e ricercatori meno noti, ma sicuramente protagonisti della scoperta, attraversando persino il mondo del cinema.
Reggetevi forte inizia il viaggio tra le onde gravitazionali!
Sabrina Giangrande