Tihana, la croata del Breganze
che in campo fa la differenza

Sabato 24 Gennaio 2015 di Michele Zarpellon
Tihana Nemcic

Tihana Nemcic si conferma fra le atlete di punta della Futsal Carraro Breganze. Il suo arrivo nel calcio a cinque vicentino non è passato inosservato, sia per la sua avvenenza che per le doti tecniche e atletiche che ha già dimostrato in campo e per la forza di volontà che esprime fuori dal campo.

Quasi ventisettenne, nata a Koprivnica, parla fluentemente inglese e spagnolo, e se la cava egregiamente anche in italiano. Ha iniziato a giocare a calcio nella Dinamo Zagabria dove ha vinto uno scudetto nel 2006 e a 17 anni ha vestito la maglia del suo paese per i mondiali Under 19. Nel 2008 ha militato anche nella nazionale maggiore, con una parentesi fra le 15 finaliste della Croazia di Miss Sport, argomento sul quale preferisce glissare.

Da quando sei in Italia?

“Stabile da poco, settembre 2014, ossia da quando gioco nel Breganze di calcio a 5”.

Parlaci della tua famiglia?

“Mio papà Tihomir (nome al maschile di Tihana, ndr) ha 50 anni e fa il meccanico, poi ho mia mamma Vesna che ha 49 anni, e due sorelle, Mihaela di 19 e Suzana di 29. La mia famiglia vive a Križevci, a 75 km da Zagabria. Sono l’unica che è partita per l’estero, e anche se sto bene qui in Italia devo ammettere che mi mancano molto perché siamo una famiglia molto unita”.

Che studi hai fatto?

“Dopo la scuola dell’obbligo (otto anni fra elementari e medie e quattro anni di superiori) ho studiato per tre anni scienze motorie e per altri due anni nel master, specializzandomi nel calcio a 11. Ora sono all’ultimo anno di dottorato nel calcio a 11 e a 5 e dopo la tesi potrò insegnare all’Università. Mi piace studiare, leggo molto e cerco di recuperare il tempo che ho perso durante le superiori quando avevo solo il calcio come priorità. Quel che leggo riguarda soprattutto la scienza, evito i romanzi”.

Il calcio è stato il tuo unico sport?

"Quando ero piccola volevo fare ballerina, tutta la mia famiglia ama ballare. Poi a dieci anni, simulando un balletto, sono caduta da un muretto e quasi mi sono rotta le costole. Non ne ho più voluto sapere”.

Meglio l’Italia o la Croazia?

“Qui sto bene ma la Croazia mi manca. Le persone del mio paese si emozionano molto di più degli italiani, si infervorano, discutono animatamente, hanno il fuoco dentro; qui invece vivo una specie di calma piatta”.

Hai degli idoli sportivi?

“Il mio Paese ha degli ottimi atleti. Ammiro Kovavic, che gioca nell’Inter, anche se tifo Roma, perché mi piace l’allenatore, la sua tattica, mi piacciono i colori della maglietta ma soprattutto il numero 15 Pianic, che è bosniaco, gioca bene, alla vecchia maniera. Degli italiani mi piace Totti perché ha sempre giocato nella Roma e non ha mai tradito la sua bandiera”.

Come hai vissuto le questioni di guerra e di divisione della ex Jugoslavia?

“Ho dei lontani ricordi. Il conflitto è finito ma prima che le relazioni tra i nostri popoli siano costruttive passerà tantissimo tempo".

Nella tua vita c’è stato spazio anche per qualche sfilata…

“E’ stato detto tanto su questo argomento e vorrei precisare che la moda non mi interessa, non faccio la modella e tanto meno le sfilate. Ho partecipato a una elezione di miss sportive, sono andata in finale, non ho vinto. Punto”.

La tua bellezza ha determinato la tua carriera?

“No, in tanti mi dicono che sono carina ma questo non centra nulla con il gioco del pallone”.

Hai avuto esperienze sia come giocatrice che come allenatrice. Qual è il tuo ruolo?

“Io sono un’allenatrice. Mi piace giocare, ma quando gioco penso sempre come un’allenatrice, quindi non posso avere dubbi”.

Attualmente cosa stai facendo?

“A Breganze gioco calcio a 5, sto scrivendo la mia tesi di dottorato, alleno i pulcini nel calcio a 11 del Breganze e le allieve nel calcio a 5”.

Ti costa tanto perdere?

“Non lo sopporto, perché credo che nessuno sia meglio di me. Mi dà fastidio quando mi battono, ma non per il mio ego, bensì perché ho la presunzione di poter competere con tutti”.

Sei ricca?

“Economicamente no, ma su altri aspetti moltissimo”.

Metterai su famiglia?

“Sì, un giorno mi sposerò con Jakov, il mio fidanzato, ma è ancora troppo presto”.

I tuoi sogni futuri?

“Penso solo al presente, alla partita del prossimo turno di campionato. Le cose cambiano talmente in fretta che non ha senso fare troppi programmi”.

Cosa ti piace di più di te stessa?

“Ho un sesto senso che mi fa capire velocemente le cose e poi mi adatto bene a ogni situazione senza troppi problemi”.

Cosa non ti piace di te stessa?

“Sono troppo frettolosa e precipitosa”.

Se tu avessi la bacchetta magica, quale sarebbe la prima cosa che faresti?

“Ridistribuirei le ricchezze in questo mondo, dando a tutti in parti uguali”.

Preghi?

“Sempre, ogni sera prima di addormentarmi. Sono cristiana, frequento poco la chiesa, un paio di volte all’anno, ma non riesco a prendere sonno se prima non parlo con qualcuno”.

Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 10:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA