Tavecchio, la Fifa: «Figc indaghi
sui suoi commenti razzisti»

Lunedì 28 Luglio 2014
Tavecchio, la Fifa: «Figc indaghi sui suoi commenti razzisti»
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Il caso Tavecchio arrivato anche alle orecchie della Fifa



La Federazione internazionale ha chiesto alla Figc di indagare sulle dichiarazioni del candidato alla presidenza della Figc dopo lo scivolone sui giocatori stranieri che arrivano in Italia. La Fifa ha chiesto di «prendere le opportune iniziative per indagare e

decidere» sui «presunti commenti razzisti da parte di uno dei candidati alla presidenza della federazione italiana».



La Fifa ha spiegato che «i resoconti dei media in relazione a presunti commenti razzisti da parte di uno dei candidati alla presidenza della federazione italiana hanno allertato la Task Force della Fifa contro il razzismo e la discriminazione e il suo presidente Jeffrey Webb».



«Per questo motivo - sottolinea la nota - la Fifa ha scritto una lettera alla Federcalcio chiedendogli di indagare e decidere sulla questione» e poi di «riferire» alla stessa Fifa, sottolineando che «i dirigenti della comunità calcistica sono tenuti ad agire come modelli di riferimento nella lotta contro il razzismo».



Già i presidenti delle società di serie A, che tutti (tranne Roma e Juventus) avevano sostenuto la candidatura di Tavecchio, stanno rivedendo le proprie posizioni: ieri in serata la Fiorentina ha ritirato il proprio appoggio e oggi ha detto la sua anche il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, che ha proposto ai presidenti della Lega di Serie A di riunirsi per rivalutare la questione: «Così non si può continuare. La Lega di Serie A non può far finta di nulla. I presidenti devono rivedersi al più presto e rivalutare la posizione. Rischiamo il commissariamento della Figc».



Alla luce degli sviluppi della situazione, Ferrero si è fatto promotore di una nuova iniziativa per cercare una soluzione, «moderna e basata su pochi ma chiari contenuti», alla questione politica che sta ulteriormente danneggiando l'immagine del calcio italiano. «Alla luce di quanto accaduto da venerdì - ha spiegato - il mio invito è a tutti i presidenti, a tutti i club: dobbiamo ritrovarci al più presto per rivalutare la situazione. Non c'è tempo da perdere. Rischiamo il commissariamento della Figc, che è assolutamente da evitare, e stiamo dando una pessima immagine di noi al mondo, un'immagine che non ci deve appartenere».



Il presidente del Sassuolo Carlo Rossi ha invece spezzato una lancia a favore del candidato presidente, «non ci è piaciuta questa dichiarazione, che reputo grave, ma Tavecchio l'ha prontamente rettificata - ha spiegato - Staremo a vedere, oggi ci troveremo tutti a Milano per i sorteggi del campionato e mi riprometto di parlarne con gli altri».



Tra le voci contro Tavecchio anche quella del giocatore della Sampdoria Stefano Okaka, perugino di nascita, genitori nigeriani, nel curriculum tra le altre anche la maglia dell'Under 21, secondo il quale «Tutto il popolo dovrebbe aver già convinto Tavecchio a fare un passo indietro».



E, dopo le varie dichiarazioni di esponenti del Pd, nel dibattito si è affacciato anche il premier Matteo Renzi, che ha definito «inqualificabile» lo scivolone di Tavecchio: «un clamoroso autogol», secondo il presidente del Consiglio, che ha comunque ribadito di «rispettare l'autonomia della Federcalcio».



Nel frattempo anche Demetrio Albertini ha formalizzato ieri la propria candidatura alla presidenza. Il duello si gioca quindi tra Albertini e Tavecchio e lo scenario è in continua evoluzione.
Ultimo aggiornamento: 29 Luglio, 08:47

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