Una cinquantina di aziende in ritardo con gli stipendi

Venerdì 29 Agosto 2014
BASSANO - (J.L.) Aziende ed economia nel bassanese, qual'è la situazione?
«Alcune delle aziende più importanti del territorio potrebbero trovarsi nella necessità di riaprire la cassa integrazione dopo qualche anno di relativa stabilità - fa sapere Massimo Pantano - affrontiamo questa ennesima caduta senza alcuni strumenti importanti per l'artigianato, come la Cigs in deroga che finisce in questo periodo e che il Governo ha finanziato non senza limitazioni. Un segno importante di tale difficoltà è quello delle imprese che sono in ritardo con il pagamento degli stipendi. Nel solo metalmeccanico a Bassano e dintorni, e nelle sole imprese dove siamo presenti come Fim contiamo 15 aziende (tra i 10 e i 150 dipendenti) con ritardi negli stipendi che variano da 3 a 10 mesi. Significa che almeno una cinquantina di imprese metalmeccaniche hanno pendenze aperte con i loro dipendenti - aggiunge Pantano - i dipendenti di imprese non sindacalizzate si rivolgono al sindacato solo quando i mesi di ritardo sono quasi irrecuperabili. Per questo in un paio di aziende pendono istanze di fallimento fatte dai dipendenti proprio per questo motivo». «La FIM di Vicenza ha deciso di tenere un resoconto di tutte le imprese che sono in ritardo con i pagamenti degli stipendi nei confronti delle quali metteremo in atto due iniziative - conclude Pantano - la prima è quella di pretendere il pagamento degli interessi come definiti dai Contratto nazionale, ovvero il 5% in più degli interessi legali. La seconda iniziativa consisterà nel rendere pubblico l'elenco dei ritardatari».