Stefano Costa era in lista con il M5S

Giovedì 24 Aprile 2014
Proprio per oggi era stata programmata l'intervista a Stefano Costa, 37 anni, senza un lavoro, attivista del M5S di Bassano alle elezioni amministrative e candidato alle amministrative di bassano nella lista grillina di Annamaria Conte. Costa, del meetup Area Pedemontana coordinato da Flavio Ferrazzi e a cui in extremis Beppe Grillo aveva assegnato il logo ufficiale del Movimento 5 Stelle, alcuni giorni fa aveva chiesto di intervenire sul nostro giornale per alcuni chiarimenti in merito alla polemica con il meetup del Grappa e l'avversario Francesco Celotto.
Il grillino bassanese, 37 anni, residente nella frazione di Campese, non si è presentato all'appuntamento preso con il giornalista in un bar della città, facendosi trovare irreperibile anche al cellulare. A chiarire il mistero dell'appuntamento disertato senza preavviso sono stati i Carabinieri che lo hanno tratto in arresto ed associato al carcere San Pio X di Vicenza, accusato di rapina aggravata in concorso, estorsione e sequestro di persona ai danni di un imprenditore 56enne padovano.
Stefano Costa si trova così a occupare lo spazio del giornale nella cronaca giudiziaria e non in quella politico amministrativa. Nel chiedere l'intervista aveva anticipato di voler dire tutta la sua verità sul "rivale" Francesco Celotto, dopo le tante accuse arrivate da quest'ultimo sul meetup di Bassano.
La notizia del suo arresto ha fatto in fretta il giro degli ambienti politici e non del Bassanese. Più di qualcuno anche fra gli stessi grillini era rimasto impressionato per il suo attivismo. Tutti però si sono chiusi in un impenetrabile mutismo per una vicenda che ha del grottesco se non fosse vera. Laconico il commento del responsabile del M5S di Bassano, Flavio Ferrazzi: «Siamo choccati: un anno di lavoro buttato al vento». Ieri sera è intervenuto anche il senatore vicentino Enrico Cappelletti con un laconico comunicato: «Aspettiamo la conclusione delle indagini e, ovviamente, il candidato verrà escluso dalla lista e gli attivisti sceglieranno un altro candidato».
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