La società Spv vieta l'accesso ai cantieri

Domenica 23 Novembre 2014
BASSANO - Partirà dal territorio bassanese il nuovo grido di protesta contro la Superstrada Pedemontana Veneta del Movimento 5 Stelle che per sabato prossimo ha organizzato il «No Pedemontana Tour», un evento che vedrà la partecipazione di dodici parlamentari veneti assieme a numerosi consiglieri comunali e attivisti.
La giornata prevede, tra l'altro, la visita di tre cantieri, lungo il percorso della futura superstrada a pedaggio.
Il primo di questi sarà la base logistica situata a Romano d'Ezzelino, dove i grillini si ritroveranno alle 10, prima di spostarsi con l'autobus a Breganze, Castelgomberto e Montecchio Maggiore.
I senatori e deputati presenti saranno Silvia Benedetti, Marco Brugnerotto, Francesca Businarolo, Enrico Cappelletti, Emanuele Cozzolino, Vito Crimi, Giovanni Endrizzi, Gianni Girotto, Gessica Rostellato e Paola Taverna.
«Lo scopo è quello di attirare l'attenzione dell'opinione pubblica su un'opera dall'enorme impatto ambientale, in buona parte inutile - scrivono i parlamentari grillini in una nota - ed in grado di alterare pesantemente l'equilibrio idrogeologico di una ampia area della regione. La Pedemontana si sta inoltre realizzando in spregio ai principi minimi di trasparenza: basti pensare che non sono bastate due interrogazioni parlamentari ed innumerevoli richieste di accesso agli atti, per riuscire ad aver copia della convenzione economica che stabilisce per quante generazioni i Veneti saranno chiamati a ripagarla».
E già sul nascere dell'evento sorge una prima polemica, dato che a fronte di formale richiesta di accesso ai cantieri per il giorno della manifestazione, i grillini hanno ricevuto formale diniego dalla società Superstrada Pedemontana Veneta Srl.
Ma i grillini vanno dritti per la loro strada: «Stigmatizziamo naturalmente questo tentativo della società, di limitare un preciso diritto/dovere del parlamentare, di presa visione di come vengono spesi centinaia di milioni di soldi pubblici. Ricordiamo che sono già stati spesi infatti oltre 700 milioni di euro dei contribuenti in quest'opera - continuano i deputati e i senatori veneti - e che questo tentativo di impedire l'accesso ai cantieri non sarà d'ostacolo allo svolgimento dell'iniziativa. Confermiamo dunque, se possibile con ancora maggiore determinazione, la manifestazione del 29 novembre, come da programma, comprensiva delle annunciate visite ai cantieri».
Giovanni Guarise