Un "super negozio" aperto di domenica

Venerdì 28 Novembre 2014
Inaugurato alle undici di ieri mattina ma aperto già dalle nove. Così la cerimonia del taglio del nastro per il nuovo Interspar di via Torino è avvenuta in mezzo alla gente che sciamava tra gli scaffali a far spese come se il supermercato e i negozi fossero aperti da sempre. C'erano anche abitanti dei palazzoni di rampa cavalcavia che ricordano sicuramente un tempo non molto lontano quando alle quattro di mattina decine di bus dell'Actv accendevano i motori all'unisono e l'intera area si trasformava in una camera a gas che rompeva i timpani e faceva tremare le finestre.
Rigenerazione urbana l'ha chiamata il sub commissario Michele Scognamiglio che ha ricordato come la prima pietra sia stata posata dall'ex sindaco Giorgio Orsoni appena l'8 aprile scorso: «Le amministrazioni pubbliche non hanno più soldi ma possono smettere di essere un costo indiretto per il privato che investe e, invece, diventare un volano di riferimento per lo sviluppo» ha concluso il sub commissario sottolineando che il Comune ha altri tre progetti simili, a Mestre, Marghera e a Venezia all'Arsenale.
E per la prossima Pasqua anche la Torre Htm (Hybrid Tower Mestre) sarà pronta, assieme ai 41 appartamenti in social housing da affittare (o anche vendere) a prezzo calmierato alle giovani coppie che, altrimenti, non potrebbero permettersi una casa in centro città. Francesco Fracasso, titolare della Cervet di Mirano che sta sviluppando il progetto, ieri era assieme all'ingegnere Andrea Berro, dello studio Berro e Sartori di Pianiga, i progettisti. La torre sarà alta circa 80 metri (e ieri è arrivata all'altezza di 54) e ospiterà un parcheggio trasformabile in auditorium, la sala Monteverdi per i giovani musicisti, un centro benessere, un giardino pensile e un ristorante panoramico all'ultimo piano. Quanto agli appartamenti, inoltre, proprio in questi giorni la Cervet ha avviato le trattative con il Fondo Veneto Casa sottoscritto dalla Regione e da alcune banche.
L'Interspar ospita negozi come Rizzato Calzature e un McDonald's. L'investimento di Aspiag Service (la concessionaria Despar per il Nordest) è stato di 35 milioni di euro, ai quali si aggiungono altri 20 di Cervet srl, per costruire un edificio in classe A (con ampie pareti vetrate per ridurre l'uso di luce artificiale che, d'altro canto, è tutta a led, impianto fotovoltaico per l'energia elettrica, frigoriferi che funzionano ad anidride carbonica invece che a gas inquinanti); dà lavoro a un centinaio di persone delle quali 70 sono nuove assunte e la maggior parte con una media di 25 anni di età.
Un edificio che presto otterrà la certificazione ambientale e al quale don Dino Pistolato, vicario per gli affari economici per il Patriarcato di Venezia e anima storica della Caritas, propone di dare anche la "certificazione solidale" per il fatto che la merce in scadenza, invece che essere gettata nei cassonetti, verrà messa a disposizione dei poveri della città.
Insomma «non è stata facile, volevamo scalare la montagna in fretta e ci siamo riusciti creando nuova vitalità al posto di un'area degradata» ha commentato Francesco Montalvo, direttore vendite Interspar Aspiag.
Con l'Interspar i grossi gruppi commerciali tornano, dunque, a scegliere il centro città invece di insistere con gli iper nelle periferie e, nonostante una decina di ricorsi al Tar del vicino Pam, Aspiag scommette sul super negozio di vicinato per i residenti. Interspar, oltretutto, sarà il primo in centro (dopo il Billa di Corso del Popolo) a tenere aperto anche la domenica.
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