Spacciatore Vip con moglie e figlio

Domenica 20 Aprile 2014
Secondo colpo contro lo spaccio di cocaina in città. Gli agenti del Commissariato di San Marco ieri notte hanno tratto in arresto un sudanese ritenuto una figura di spicco nel traffico della droga a Rialto e dintorni. Ed in effetti tutto era iniziato nel dicembre scorso quando gli agenti del Commissariato di Fondamenta San Lorenzo avevano arrestato il ristoratore Alessandro Segato e il fruttivendolo Fabrizio Copano facendo emergere un buon giro di spaccio di stupefacente in città. Nell'ambito di quell'inchiesta (lo spaccio di droga era mirato soprattutto ad una clientele di fascia medio-alta) in tanti avevano segnalato agli inquirenti la presenza di un personaggio africano che smerciava cocaina. Per diversi mesi gli investigatori avevano anche pensato che si trattasse di una sorta di "fantasma", visto che sulle prime non erano stati trovati tanti elementi su questa persona.
Poi con il passare delle settimane sono iniziate ad emergere alcune indiscrezioni fino ad una sorta di identikit di un africano che frequenta la città con una certa assiduità. Venerdì sera, nel corso di un controllo, una pattuglia del Commissariato ha notato un uomo che sembrava assomigliarli. L'uomo, che stava tranquillamente camminando verso un appartamento di Castello (poi risultato affittato in nero) come un normale turista, era in compagnia della moglie e del figlio. A questo punto è scattato il controllo e gli agenti hanno bloccato Elgali Haghamd, 36 anni, figlio di un ufficiale sudanese. L'uomo, ben vestito, sapeva parlare correttamente italiano, francese e russo e secondo gli inquirenti nel tempo era diventato il punto di riferimento di una clientela davvero benestante esattamente come era avvenuto nel caso dei due veneziani di Rialto. Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti 120 grammi di cocaina e 50 grammi tra hashish e marijuana. Il sudanese è stato così accompagnato nella sua abitazione di Mira dove gli inquirenti hanno rinvenuto altri 50n grammi tra hashish e marijuana. E così, al termine di tutti gli accertamenti del caso, il sudanese è stato tratto in arresto con l'accusa di detenzione finalizzata allo spaccio. «Lo stavamo controllando da due mesi - confermano al Commissariato di San Marco - ma le indagini non sono ancora concluse».
Va infine ricordato che in questi giorni, con l'aumento dei turisti per le festività pasquali, è poi prevista una netta intensificazione dei controlli da parte della Questura lagunare.
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