Ricorso al Tar: «Fermare lo scavo» L'associazione Ambiente Venezia: «Puntiamo a sospendere il decreto presentato dall'Autorità portuale»

Giovedì 23 Ottobre 2014
Il canale Contorta S. Angelo finisce al Tar, con i buoni auspici di chi ha depositato ieri il ricorso: l'associazione Ambiente Venezia. «Paolo Costa aveva detto che chi non era d'accordo poteva pure presentare ricorso - hanno commentato i componenti del gruppo - eccolo accontentato».
«Crediamo di avere ottime possibilità di sospensiva da parte del Tar del decreto licenziato dall'Autorità portuale in favore del progetto relativo al canale Contorta, dove far passare le grandi navi - hanno continuato Armando Danella, Luciano Mazzolin e Paolo Seno, di Ambiente Venezia - perché l'Autorità portuale ha applicato interpretazioni discrezionali contro precise norme urbanistiche, violando il piano portuale, quello della laguna (Palav), il piano di assetto territoriale (Pat). Per non parlare del fatto che quanto scritto presenta anche aspetti contrari a norme costituzionali relative alla tutela del paesaggio e ai poteri del Comune».
«Il decreto omette che la prima stesura del progetto Contorta S. Angelo ha ricevuto parere negativo da parte della commissione nazionale sull'impatto ambientale (Via) e cita strumentalmente il termine «riqualificazione ambientale» senza dimostrare con argomentazioni scientifiche l'efficacia dell‘intera operazione, peraltro usando parole come «equilibramento» ed «adattamento», quando la stessa commissione Via ha indicato lo scavo del Contorta come opera nuova».
«Infine siamo innanzi ad un eccesso di potere da parte dell'Autorità portuale: travisa opportunamente le prescrizioni analitiche contenute nell'ordine del giorno del Senato il 6 febbraio, che imponeva trasparenza, pubblicità e ed adeguato confronto fra le varie soluzioni prospettate. Si è avvalsa di un'anomala e connivente procedura da parte della Capitaneria di porto, che praticamente in un sol giorno si è prestata a selezionare, senza alcuna competenza tecnico-scientifica, tutti i 7 progetti presentati, per ammettere soltanto il canale Contorta e quello dietro la Giudecca. Tutti gli altri sono stati velocemente depennati, cassando soprattutto le localizzazioni nei pressi del Lido. Tuttora siamo in assenza delle relazioni sull'istruttoria: non sono note. Verbali che ci potrebbero spiegare i come e perché delle scelte».
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